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Belsito, l'intercettazione choc: "Aiutatemi o mi sparo in bocca"

L'ex tesoriere della Lega alla segretaria: "Per colpa del partito sono nella merda, come faccio con i debiti?"

Giulio Bucchi
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Poche parole: "Mi sparo in bocca". E' l'espressione choc usata dall'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, al telefono con la segretaria Nadia Dagrada, nel bel mezzo della bufera sui soldi del Carroccio portati in Tanzania (e poi respinti da una banca locale per mancanza di trasparenza). Lo scandalo vero e proprio, cha ha portato all'espulsione dal partito di Belsito, sarebbe arrivato da lì a poche settimane, ma nel frattempo il funzionario leghista era già nell'occhio del ciclone, con Bobo Maroni in pressing per farlo fuori. E' in questo clima che al telefono, intercettato, si lascia andare all'amarezza: "Gli scrivo una lettera: 'vaff... tutti quanti'. E poi mi sparo in bocca", riporta oggi Il Giornale. Belsito è spaventato, preoccupato dai riflessi che avrà sulla sua carriera e sulla sua vita la pubblicazione di un articolo durissimo del Secolo XIX, il primo a svelare le magagne dei conti padani. "Grazie alla Lega - dice alla Dagrada - sono andato nella merda! Totto il resto lo metto a posto, ma se parlo di Francesco Belsito a livello personale, adesso, i debiti che devo affrontare... come faccio? Me li presta il partito?". I soldi, annotano gli inquirenti, sarebbero 600mila euro da dare all'imprenditore Stefano Bonet, anche lui indagato. "Mi devi dare una mano - continua Belsito con la Dagrada - altrimenti succede un casino, mi succede una disgrazia. Mi sparo in bocca, vaff...".  

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