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Torna 'Enologica', in mostra il made in Emilia Romagna

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Bologna, 15 nov. (Labitalia) - Torna a Bologna, dal 18 al 20 novembre, 'Enologica', il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia Romagna. Come accaduto nelle ultime edizioni, anche in questo 2017 la manifestazione unirà il vino e il cibo della regione con quelle che sono le tradizioni, la cultura, l'identità per un discorso corale, territoriale e popolare che identifica e rende unica l'Emilia Romagna. Appuntamento, quindi, a Bologna, nel centralissimo Palazzo Re Enzo, con ben 118 tra produttori, Consorzi e cantine, e con seminari e degustazioni tematiche per raccontare il vino dell'Emilia Romagna, dai principali vitigni ad alcuni autoctoni tutti da scoprire. Al 'Teatro dei Cuochi' gli chef si racconteranno, anche attraverso le proprie creazioni gastronomiche in abbinamento ai vini, proponendo la propria versione proiettata verso il futuro di alcuni piatti simbolo dell'Emilia Romagna, dai cappelletti ai pisarei e fasò, dai tortellini ai passatelli, dalla piadina alla torta fritta. Inoltre, la premiazione di 'Carta Canta', il premio rivolto a ristoranti, enoteche, bar, agriturismi e hotel situati in regione, in Italia o all'estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, e il 'Panino d'autore' con lo chef Daniele Reponi, che realizzerà panini gourmet utilizzando esclusivamente prodotti Dop e Igp 'made in Emilia Romagna', grazie alla collaborazione con i Consorzi di tutela. "Un sentito ringraziamento - sottolinea il presidente di Enoteca regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette - va a tutti i protagonisti di 'Enologica 2017', a partire dai Consorzi di tutela del vino e del food, il cui contributo è sempre fondamentale in un evento come questo, che vuole rappresentare in maniera ampia e completa un'intera regione. Una regione unita nella quale Enoteca regionale contribuisce a mantenere assieme piccole e medie aziende con i grandi gruppi cooperativi. E, assieme anche alle istituzioni preposte, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, affrontare il futuro". Ad accogliere i visitatori di 'Enologica', sotto al loggiato d'ingresso, ci sarà un grande pannello (circa 6x4 metri) con delle originali 'sculture di terra', realizzate da I.Ter di Bologna. Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai sette vitigni principali della regione, da dove nascono i vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino. Territori vocati alla viticoltura, che da alcuni mesi sono anche al centro di un percorso, partito da Modena e Reggio Emilia e che durerà alcuni anni, per verificare se in Emilia Romagna ci sono le condizioni per ottenere una certificazione di sostenibilità territoriale nelle aree delimitate dalle Dop e limitatamente al settore vitivinicolo. Come spiega il presidente Sciolette, "sarebbe una delle prime, se non la prima, a livello nazionale, che certifica non un singolo prodotto o una singola azienda, bensì un intero comparto regionale". "Sarebbe uno strumento molto importante e un riconoscimento a favore dei tantissimi produttori che da anni s'impegnano per migliorare le tecniche colturali e per proteggere l'ambiente. Oltretutto, potrebbe rappresentare una forte leva di marketing sia verso il mercato nazionale sia verso quello internazionale", assicura. "Quello di 'Enologica' è oramai un format consolidato, frutto della grande esperienza di Enoteca regionale Emilia Romagna nell'organizzazione e gestione di eventi a livello internazionale", chiarisce il direttore di Enoteca regionale, Ambrogio Manzi. "Oltre alla parte espositiva, 'Enologica' - prosegue - è anche un importante momento d'incontro fra i produttori e gli addetti al settore. Anche quest'anno, infatti, sono attesi molti ristoratori, enotecari, giornalisti italiani e stranieri e ovviamente tanti wine lovers, che sempre più hanno conoscenza approfondita dei nostri vini capaci di presentarsi al pubblico con una qualità crescente e una diversificazione di prodotti che in Italia non ha eguali". 'Enologica', inoltre, ogni anno non manca di riservare anche una chiave di lettura del tutto originale del territorio e del mondo del vino. Quest'anno, infatti, a 'Enologica' saranno protagoniste anche le 'creature fantastiche', ovvero la rappresentazione popolare della natura, delle paure, dei sogni, delle cose 'inspiegabili' e familiari della storia dell'uomo, un patrimonio di storia e tradizioni tramandato oralmente fino a noi. Come si legge nell'introduzione del catalogo, scritta dal curatore di 'Enologica', Giorgio Melandri, “noi siamo per un racconto 'quotidiano', pieno di cose vere, di gente e storie". "Il racconto del vino - sottolinea - vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Siamo una regione dove è il quotidiano a essere straordinario, dove un fosso può nascondere una creatura fantastica, dove un albero può nascondere un segreto, dove un vino può raccontare tante storie”.

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