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La priorità di Pisapia nella Città Metropolitana: "Tutelare intersessuali e asessuati"

Nicoletta Orlandi Posti
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Dopo gay, lesbiche e transgender, a Milano arriva la tutela di «intersessuali e asessuati». Categorie che potrebbero essere soggette a «discriminazioni» Perché dunque non organizzarsi per tutelare anche loro dalle possibili discriminazioni che, nella vita, potrebbero trovarsi ad affrontare? Detto fatto. La Città Metropolitana, l'organo che ha sostituito la vecchia Provincia e che a Milano sembra non aver mai spiccato il volo, ha pensato bene di tentare la cavalcata sulle tanto chiacchierate ali arcobaleno per rilanciarsi al rientro dopo la pausa estiva. L'avviso pubblico, voluto dal sindaco metropolitano Giuliano Pisapia, chiede che si proceda «alla costituzione di un gruppo di lavoro composto da soggetti che operano sul territorio metropolitano e che si occupano delle tematiche lgbtqia» che porti, tra le altre cose, a «promuovere una cultura che valorizzi la pluralità degli orientamenti sessuali, affettivi e le identità di genere nei diversi ambiti della vita civile, sociale, economica ed imprenditoriale, anche attraverso iniziative formative». Le nuove categorie: q sta per queer (travestiti), i sta «intersex» (persone che hanno anatomia sia maschile che femminile», e a per «asessuato» (persona definita dalla mancanza di attrazione sessuale). In parole povere, si recluteranno entro metà ottobre associazioni, onlus, organizzazioni di volontariato e sindacali, fondazioni, centri di ricerca e formazione dedite alla difesa delle minoranze come gay, lesbiche e, appunto, intersex e asessuati. Il bando, come specificato al termine del documento, prevede che la partecipazione ai tavoli di lavoro sia totalmente gratuita. La questione, tuttavia, riaccende il dibattito politico. A non contenere il disdegno per l'ennesimo baluardo dell'ideologia gender innalzato dal sindaco Giuliano Pisapia, è Marco Osnato, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino e consigliere della Città Metropolitana. «Vedo che l'inutilità e la dannosità di questa istituzione si sta riproponendo in questi atti, per fortuna inutili, trasmessi dal sindaco metropolitano Giuliano Pisapia che, purtroppo, non riesce a limitare la sua fantasia nella produzione di carta straccia» ha commentato Osnato «se pensa in questo modo di gettare fumo negli occhi dei milanesi, beh, il suo è un grossolano errore». Intanto, la Milano arcobaleno, ospiterà il prossimo sabato 3 ottobre il convegno di Edge, un gruppo associato di professionisti, imprenditori e manager lgbt. Il luogo prescelto? Lo spazio più illustre di Palazzo Marino, ovvero Sala Alessi. di MARIANNA BAROLI

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