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Lombardia, l'industria sconfigge la pandemia: a Brescia imprese in attivo dopo due anni

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L'economia lombarda riparte. Dopo un anno di sofferenza e di crisi legata all'effetto della pandemia, finalmente la locomotiva d'Italia ha ripreso la corsa. Il primo segnale importante arriva da Brescia, uno dei territori più martoriati: dopo quasi due anni, la produzione delle imprese manifatturiere bresciane torna finalmente in positivo, con il +5,2% registrato nel primo trimestre 2021. Dati positivi da tutto il mondo dell'industria, con un aumento congiunturale del +4,8%.

A evidenziarlo è l'indagine del centro studi di Confindustria Brescia, sui dati relativi a 250 imprese nei primi tre mesi del 2021. Dopo aver toccato i minimi storici nel secondo trimestre dello scorso anno, respirano i livelli produttivi (+21,5%). Positive anche le previsioni a breve termine. Le aziende bresciane che stimano un miglioramento della situazione nei prossimi tre mesi sono il 44% del totale (solo il 12% prevede un calo delle attività). A sorridere per il momento sono soprattutto le medie imprese e quelle più grandi, con incrementi di produzione rispettivamente del +10,5% e del +9,3%. Segno più, seppur di dimensioni inferiori, anche per le piccole (+3.5%), mentre sono ancora in difficoltà le microimprese (-3,5%).

Crescita produttiva sopra la media per il comparto metallurgico (+9,4%), del legno (+6%) e per il chimico (+5,5%). Balzi, seppur al di sotto degli standard, anche per l'alimentare (+3,9%), la meccanica (+3,8%) e la moda (+3,1%). Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 58% delle imprese, rimaste invariate per il 16% e diminuite per il 26%; quelle verso i Paesi comunitari sono cresciute per il 37% degli operatori, calate per il 26% e rimaste stabili per il 37%. Salgono i consumi energetici nei primi tre mesi del 2021 per il 57% delle aziende. I costi di acquisto delle materie prime sono cresciuti per il 69% delle imprese, con un incremento medio dell'11,2%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti invece sono aumentati per il 38% degli operatori.

Tra i fattori che limitano la produzione, le aziende hanno segnalato per il 27% la domanda insufficiente a causa del Covid-19, per il 22% la scarsita' di materie prime o macchinari e per il 5% l'assenza di manodopera. La rilevazione, per il presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini, "conferma quelle che erano le sensazioni di ripresa già avute nei periodi precedenti". In attesa di capire quali saranno le evoluzioni relative al blocco dei licenziamenti, chiosa Pasini, "è positivo avere un sistema solido e nuovamente in crescita come quello bresciano, che potrà garantire una tenuta anche in relazione alle questione occupazionale".

 

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