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Lombardia a tavola: tagliatelle e risotto, perle della cascina brianzola. La recensione

Tommaso Farina
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Il suggerimento di oggi si apre con un appello, un’esortazione accorata: “Organizzo matrimoni da oltre vent’anni e quest’ultimo anno così difficile per la pandemia ha fermato il mondo del mondo del wedding. Ha tenuto sospese a un filo tantissime coppie di sposi, e ci sta togliendo la passione di essere e fare gli imprenditori e di creare sogni, la cosa più bella che c’è. Troppa superficialità e mancanza di pianificazione. Aspettavamo risposte, direttive precise per un nuovo protocollo da adottare per il 2021. Perderemo anche quest’anno? Vogliamo risposte a lungo termine, perché un matrimonio non si organizza o si disdice il venerdì per il sabato. Chiediamo allora rispetto per il nostro lavoro e per chi vuole celebrare la vita”.

Le parole sono di Lorella Damiani, la titolare del Camp di Cent Pertigh di Carate Brianza (Monza e Brianza), che lo scorso marzo si è sentita in dovere di esternarle. Provate a pensare a questo: tanti ristoranti che ospitano matrimoni e ricorrenze si sono trovati le gambe tagliate dal Covid. E non tutti, purtroppo per loro, sono buoni e ben gestiti come il Camp.
Del Camp avete già letto svariate volte su Libero: questo perché il ristorante non si esaurisce nella magnifica location, ideale per i banchetti di nozze. Lorella fin da subito puntò su una cucina solida, con basi serie, che non si limitasse ai pranzi delle ricorrenze ma che esprimesse una personalità culinaria tale da farla apprezzare anche ai clienti normali e di passaggio. Così, eccoci di nuovo a consigliare una sosta a questi tavoli, ospitati nel bellissimo patio interno della cascina antica, tra erbe e fiori. A breve, comunque, si potrà tornare dentro, nell’ambiente restaurato con gusto estremo, sui vecchi tavoli con le caratteristiche tovagliette di peltro. E di lì a pochi giorni, probabilmente, si tornerà a un’apertura continuativa: per ora, il locale accende i fornelli dal venerdì al lunedì.
Così, date una chance alla cucina del bravo Silvano Zappa e al servizio che mescola esperienza e gioventù, sotto la direzione di un maître insolitamente competente. La cucina primaverile ed estiva è molto succosa, anche se occorre un avvertimento: d’inverno a pranzo qui si mangia la vera cassoeula brianzola con la polenta, realizzata con una pulizia e una fedeltà alla tradizione da lasciare ammirati.
Coi climi più caldi, si apprezza comunque una linea culinaria che si giova di esecuzioni intelligenti e di materie prime ricuperate dal mercato a filiera corta.
Ecco dunque la partenza con “Sua Maestà il maiale”: salumi locali, giardiniera, formaggio caprino. Con la torta alle zucchine caramellate, crema di acciuga e pomodori secchi. Con la “Gita al fiume”: storione marinato al timo selvatico, insalatina di radicchietti, maionese al lime e granella salata di arachidi.
Primo piatto? Davvero godibili nella pienezza di sapori comunque nitidi e distinguibili si sono rivelate le spesse tagliatelle fatte in casa con ragù bianco di agnello, verdurine e limone candito. È un peccato che per gustare i risotti occorra essere in due: se lo siete, quello giallo con la luganega di tradizione monzese, o quello stagionale con asparagi e basilico, mantecato con caprino di Montevecchia stagionato 12 mesi, sono da sottoscrivere assolutamente. E c’è spazio anche per i sapori del mare, coi paccheri ai gamberi, tonno e la sua bottarga, zucchine in fiore e pomodori Pachino.
Continuate. Morbide e scioglievoli (scusate il neologismo da pubblicità) si svelano le costine di maiale al tocco di cacao, con patate novelle e superbe albicocche caramellate: un piatto leggero e docile. Famoso è poi il filetto “alla Carbonara”, così come l’ottima cotoletta alla milanese, degna di stare tra le più buone della regione.
Non vanno sottovalutati i dolci. Tra essi, pur numerosi, la palma va forse alla sentimentale crème caramel con la panna, chiamata semplicemente “Dolci ricordi”.
La cantina è vasta e di respiro internazionale. Preventivate una spesa di 50-55 euro.

Camp di Cent Pertigh
Viale Trento e Trieste, 63
Carate Brianza (MB)
Aperto da venerdì a lunedì (provvisorio)
Tel. 0362 900331
SI MANGIA: torta di zucchine caramellate, risotto alla luganega
DA NON PERDERE: tagliatelle al ragù bianco d’agnello
IL CONTO: 50-55 euro

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