Sesto San Giovanni, "no" al progetto della grande moschea. Roberto Di Stefano: "Non diventeremo la Mecca del Nord Italia"
Il Comune di Sesto San Giovanni dice no alla moschea. Lo annuncia il sindaco Roberto Di Stefano (Lega): "I sestesi possono stare tranquilli. Lo abbiamo già detto molte volte e ieri lo abbiamo ribadito: a Sesto San Giovanni, con noi, non verrà costruita la moschea. Lo abbiamo confermato anche nel nuovo Piano di governo del territorio approvato ieri sera in Consiglio comunale".
Secondo il primo cittadino, "se la sinistra voleva trasformare Sesto San Giovanni nella Mecca del Nord Italia con la grande moschea da 2.450 metri quadrati, noi pensiamo prima ai sestesi e facciamo valere legalità e trasparenza, due valori che - piaccia o meno a Pd e compagni - per noi non sono negoziabili".
Per quanto riguarda la realizzazione di nuovi luoghi di culto, regolari e in massima sicurezza, il Pgt fissa a 10 metri l’altezza massima degli edifici, senza minareti; viene poi aumentata del 200% la dotazione dei parcheggi rispetto alla superficie dell’immobile, dunque 1.400 metri quadrati di parcheggi rispetto al volume complessivo di 700 metri quadrati, e considerato che per legge bisogna lasciare libero almeno il 40%, per ottenere il permesso si devono costruire almeno due piani interrati di posteggi; viene fissato il volume complessivo a 700 metri quadrati, ovvero massimo 300 persone; si vietano spazi per dopo lavoro, biblioteche, commerciali (come previsto nel precedente progetto).
Con queste linee guida, che rispettano in pieno la legge regionale sulle attrezzature religiose, secondo De Stefano "la grande moschea non vedrà mai luce. Ricordo inoltre, soprattutto a chi fa finta di non capire e si diverte a veicolare notizie false e screditanti, che nel dicembre del 2019 il Consiglio di Stato ha confermato la decisione già presa dal Comune, ovvero che nella nostra città non verrà costruita nessuna moschea".
I giudici avevano inoltre ribadito che la comunità islamica è decaduta dal permesso di costruire e hanno confermato anche che non ha versato 320.000 euro, un debito contratto col Comune di Sesto.