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Milano, il prof negazionista nei guai: "Non passerà sotto silenzio"

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L'insegnante che ha interrotto una rappresentazione teatrale sulla Shoah, urlando frasi negazioniste, sarebbe nei guai. E' intervenuto, infatti, il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale di Milano, Yuri Coppi, che ha assicurato come il caso di Pietro Marinelli "non passerà sotto silenzio" e che ha garantito anche "la dovuta attenzione e la necessaria severità" nella valutazione dell'episodio verificatosi il 26 gennaio scorso.

Dopo l'interruzione del professore, che ha iniziato a smentire i numeri dell'Olocausto dicendo "questa è la vostra verità", l'attrice che in quel momento era sul palco ha provato a farlo ragionare, ma senza successo. "Ho già sentito la dirigente scolastica dell'istituto e le ho chiesto di farmi avere in tempi brevi una relazione scritta non solo su quanto accaduto a teatro, ma su tutto l'operato del docente in questione - ha spiegato Coppi -. A quanto ho appreso finora, il professor Marinelli sembra non essere nuovo a uscite di questo genere e anzi far parte di una genia di persone particolarmente diffusa negli ultimi anni".

Repubblica fa notare che, scorrendo i profili social dell'insegnante di diritto, ci sono soprattutto post con teorie complottiste, alcuni contro le adozioni gay, l'Islam e l'aborto, altri ancora No Vax e filoputiniani. Già nel 2017 - si legge sempre su Repubblica - "Marinelli, all'epoca docente all'istituto tecnico "Falcone-Righi" di Corsico (nell'hinterland milanese), era stato sospeso per una settimana, con relativa decurtazione dello stipendio, per aver criticato l'Islam in aula dopo che una studentessa non si era alzata in piedi al suo ingresso, spiegando di essere in periodo di Ramadan". Sulla questione è intervenuto anche Matteo Renzi, che su Twitter ha scritto: "Un professore della scuola pubblica italiana ha interrotto a Milano una piece teatrale che raccontava l’Olocausto, urlando e negando l’accaduto. Per me questo professore andrebbe licenziato domattina. La scuola pubblica non può accettare in cattedra chi nega la VERITÀ storica".

 

 

 

 

 

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