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Ramadan, a Pavia la canzone islamica a scuola

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Non c'è solo l'Istituto Iqbal Masih di Pioltello, alle porte di Milano, "chiuso per Ramadan". Anche una scuola di Villanterio, in provincia di Pavia, si riscopre all'improvviso una piccola Casbah in cui risuonano "musiche arabe a tutto volume". Lo scrive il Giornale.it, riportando la notizia della "festa islamica" per celebrare la fine della ricorrenza musulmana.

In rete circola da qualche giorno il video delle celebrazioni con gli alunni della scuola che entrano a lezione accompagnati da una canzoncina tradizionale dedicata al mese del digiuno religioso. "La nostra scuola elementare ha messo una canzone araba per augurare ai bambini musulmani buona festa di Eid el-fitr. Grazie", si legge in uno dei commenti postati sui social Si sente poi l'audio fuoricampo di un alunno: "La nostra maestra ci fa fare le cose dei musulmani", "Ci fanno fare le cose di fine Ramadan". 

 

 

 

La celebrazione ha un chiaro intento religioso: "Benvenuto Eid, benvenuto. Che Dio ti benedica. L'Eid è una gioia, è la gioia più bella", recita la canzone. Due pesi, dunque, e due misure. Da una parte la scuola italiana sta facendo di tutto per cancellare ogni riferimento cristiano-cattolico dalle aule (dalla vecchia polemica sul crocefisso in classe alle celebrazioni del Natale), dall'altra nel nome della "inclusività" si sposa ogni aspetto della cultura islamica, a partire proprio dalla religione. 

 

 

 

Non dovrebbe dunque stupire più di tanto se il multiculturalismo e il senso di integrazione ha portato anche a episodi in un certo senso "estremi" come quello di Canosa di Puglia, dove un parroco ha aperto gli spazi della chiesa ai fedeli musulmani che lì hanno potuto festeggiare il Ramadan perché "siamo tutti sotto lo stesso Dio". Sui social, in tanti (fedeli e non) hanno criticato l'iniziativa del sacerdote ricordando come nei paesi musulmani questo senso di reciprocità sia impossibile.

 

 

 

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