Daspo di un anno a Milano per Mohammad Hannoun, presidente dell'associazione Palestinesi in Italia. Si tratta del secondo foglio di via dopo che un procedimento era già stato emesso nel 2024, come si legge sul Corriere della Sera. Il provvedimento gli sarebbe stato notificato oggi dopo essere atterrato a Linate da Roma. Era arrivato a Milano per partecipare alla manifestazione Pro pal in programma nel pomeriggio. A raccontarlo è stato lui stesso: "All'uscita dell'aeromobile gli agenti della polizia mi hanno identificato e mi hanno portato in ufficio a Linate per darmi due notifiche: l'allontanamento dalla città per un anno" e una denuncia "per istigazione alla violenza".
Hannoun ha poi aggiunto di non essere affatto contento per quanto accaduto: "Mi dispiace di questo atto di aggressione nei miei confronti, mentre il nostro governo è complice diretto del genocidio a Gaza dove fornisce armi per sterminare i gazawi". L'accusa nei suoi confronti è di aver pronunciato frasi di istigazione alla violenza, incitando alla morte di collaborazionisti e presunti criminali. Dichiarazioni che "avrebbero potuto generare reazioni di massa incontrollabili, mettendo a rischio la sicurezza pubblica".
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"C’è un certo Hannoun che gira per l’Italia e sabato scorso è stato a Milano e ha detto, ...Riferendosi proprio a quelle dichiarazioni, Hannoun ha provato a giustificarsi dicendo: "Dopo la tregua la resistenza palestinese, che ha pagato con il sangue, ha fatto giustizia, come in tutte le rivoluzioni del mondo, dei collaborazionisti. Io ho detto: chi la fa, l'aspetti. Tutto qua" . Adesso il presidente dei Palestinesi in Italia è tornato a Genova, dove vive.

