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Milano, modella aggredita sul treno: fine corsa per il gambiano

giovedì 4 dicembre 2025
Milano, modella aggredita sul treno: fine corsa per il gambiano

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Ricordate l'immigrato che aggredì una modella sul treno? Rimpatriato. La polizia di Torino ha rimpatriato in Gambia un cittadino di 26 anni indagato per la violenta aggressione avvenuta nei primi giorni di novembre a bordo di un treno della tratta Ponte San Pietro-Milano Porta Garibaldi. Il rimpatrio è stato eseguito il 2 dicembre con un volo da Milano Malpensa per Banjul, con scorta internazionale. Il 26enne era stato individuato dopo l'aggressione a una modella brasiliana, colpita con calci, pugni e minacce.

La vittima era riuscita a salvarsi utilizzando uno spray al peperoncino, ma aveva riportato lesioni refertate in pronto soccorso. La mattina successiva ai fatti l'uomo era stato rintracciato e accompagnato in questura per la verifica della posizione sul territorio. Il 5 novembre era così stato trattenuto nel Cpr di Torino su disposizione della questura di Monza e Brianza, con successiva convalida dell'autorità giudiziaria. Contestualmente erano state avviate le procedure di identificazione da parte dell'Ufficio immigrazione. Il giovane risultava irregolare sul territorio con permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato ed era destinatario di un foglio di via obbligatorio di quattro anni emesso dal questore di Palermo. 

4 di Sera, la modella Stephanie aggredita su un treno da un immigrato: "Un trauma"

"Sto ancora provando a riprendermi dal trauma che ho subito lunedì sera mentre ero sul treno regionale"...

Stephanie Amaral, questo il nome della vittima, aveva raccontato gli agghiaccianti dettagli dell'aggressione: "Mi ha detto che mi avrebbe uccisa. L'unica cosa che mi ha salvato la vita è stato il mio spray al peperoncino, perché le persone guardavano senza provare ad aiutarmi". Poi la drammatica rivelazione: "Sono riuscita a scappare, però ci sono tante ragazze che vengono uccise da uomini come questi, drogati, ubriachi, malati. Nessuno fa niente, non c’è protezione e ogni giorno essere una donna da sola in un paese che diventa sempre più pericoloso, diventa quasi impossibile sopravvivere".