Zuma e Fendi fanno innamorare la Capitale
IL RISTORANTE GIAPPONESE ZUMA SBARCA DENTRO PALAZZO FENDI Zuma, il ristorante di cucina nipponica nato a Londra nel 2002, ha aperto all'interno di Palazzo Fendi, nel cuore di Roma. Si tratta della decima apertura nel mondo e la prima in Italia. Il fondatore, lo chef Rainer Becker, dopo anni a Tokyo, dove ha conosciuto la cultura giapponese, ha voluto concepire un locale ispirato ai popolari Izakaya (tipici locali giapponesi che vendono bevande accompagnate da cibo), dall'atmosfera rilassata e informale, ma pur sempre elegante e contemporary. TRE CUCINE Cucina giapponese autentica ma non tradizionale. Un menù che combina una varietà di piatti preparati in tre diverse cucine: quella principale, il bancone del sushi e la griglia robata. Quest'ultima è l'anima del ristorante, dove gli ospiti possono ammirare i cuochi in azione. Quando Becker ha aperto il primo Zuma, ha anche introdotto la cucina robatayaki in Europa. Primo ristorante di quel genere, ha utilizzato la precisione della griglia a carbone, con varie altezze così da poter cucinare con la massima accuratezza. Tra i piatti in menù, la bistecca di manzo con salsa wafu e il gamberone allo yazu, così come il suzuki no sashimi (sashimi di spigola con yazu e uova di salmone) e il tori no tebasaki (ali di pollo glassate al sakè, sale marino e lime). Il tutto completato da una innovativa selezione di drink. IL DESIGN DEL LOCALE Zuma è stato disegnato da Noriyoshi Muramatsu, dello Studio Glitt di Tokyo, che ha lavorato con Becker nella realizzazione dei locali fin dal 2002. Per Roma, un mixage di elementi tipici Zuma con l'aggiunta di un roman touch. Coerentemente con il patrimonio storico/culturale dell'edificio, l'architetto ha incorporato i quattro elementi naturali, aria, acqua, terra e fuoco, insistendo sulla bellezza artistica della natura. Lo spettacolare spazio occupa due piani, tra ristorante e lounge, con una terrazza panoramica mozzafiato sulla Capitale. Entrando nel dettaglio, il bancone della reception, scolpito a mano da un blocco solido di legno, si giustappone a fondale di piastrelle Kawara fatte ad angolo come quelle dei tetti di Tokyo. Da qui, gli ospiti, per accedere alla sala con tutti i tavoli, devono passare lungo un corridoio curvo. I muri sono ricoperti, da un lato, da centinaia di ceramiche Tohiki, disegnate a mano una ad una, e dall'altro con il bambù sospeso. Insomma, una location dal forte impatto emozionale. Si prosegue, poi, con un mood di contrasti tessili e elementi naturali senza soluzione di continuità. LA CANTINA CON IL TAVOLO PRIVATO Dentro Zuma, inoltre, una cantina di vini dentro alla quale è collocato un tavolo privato, unico a Roma, che può ospitare fino a otto persone. I fortunati commensali possono così cenare circondati da muri di vetro, dal pavimento fino al soffitto, osservando le migliori riserve ed etichette italiane. LA LUCE DEL GIORNO Il ristorante è esposto alla luce del giorno, evidenziando la trama del granito scolpito e dei pavimenti realizzati a mano, fino alla lanterne di bambù sul soffitto. AL QUINTO PIANO LA LOUNGE Sopra al ristorante, la longue e il bar, circondati dalla terrazza con vista sul centro storico. Al tramonto, ovviamente, il via all'aperitivo in perfetto stile Zuma dove, fino a notte fonda, un dj allieterà gli ospiti. ACCESSO INDIPENDENTE Zuma vanta un accesso indipendente da Via della Fontanella Borghese ed è aperto per pranzo dal martedì alla domenica dalle 12 fino alle 14,30 e per la cena dal martedì alla domenica dalle 19,30 fino alle 23. di Maria Elena Capitanio