Cerca
Logo
Cerca
+

Renato Farina: sui disabili Maurizio Martina si accanisce contro il governo. Peccato fosse il suo

Cristina Agostini
  • a
  • a
  • a

Con l' aiuto di Milena Gabanelli, a cui non sfugge niente dei flussi di big data, abbiamo fatto una scoperta sconvolgente. Maurizio Martina l' ha messo lì, alla testa degli ex comunisti, Vladimir Putin in persona. Aveva promesso a Matteo Salvini un' arma letale per far sparire il Pd: fatto! Martina infatti sembra bergamasco, in realtà è una fake news umana, probabilmente creata in un laboratorio sotto gli Urali, o forse in Abkhazia, da alcuni scienziati per spianare in Italia la strada ai populisti. Gli ex Kgb, dopo il fiasco del polonio in Gran Bretagna, hanno riguadagnato punti agli occhi del Cremlino infilando al Nazareno una specie di Pico della Mirandola al contrario. Una genialità così rovesciata e perfetta da far sembrare al confronto Luigino Di Maio una specie di nuovo Alberto Manzi. Sia chiaro: Martina è commovente nel suo impegno, agisce in buona fede. Gli viene così spontaneo cacare pirlate che fa tenerezza. Ci domandiamo soltanto: perché Renzi se l' è messo lì? Leggi anche: "Ma non vi vergognate...?". Socci, la furia contro il Pd: lo scempio atroce Per farsi rimpiangere e dunque essere richiamato a gran voce? O - ipotesi da non scartare - perché al Nazareno il massimo su piazza è lui, in attesa che rientri da Bruxelles, Federica Mogherini, la Lady di Tolla della politica estera? L' ultima fake dell' uomo in fake? Eccola. PISTOLA FUMANTE - Ieri il segretario del Pd si è prodotto in un intervento memorabile di politica-verità. Ha denunciato un sopruso ignobile di cui sono vittime i più deboli e dimenticati: le persone portatrici di handicap, abbandonate ignobilmente dal governo giallo-verde. Ha spulciato le carte con l' aiuto notturno dell' Esercito della Salvezza, ed ecco la pistola fumante. Immaginiamo la luce accendersi sul suo volto, la soluzione finale contro il populismo era nelle sue mani, su quei fogli, chiara come la luna piena e ululante come un lupo ferito. Martina avrebbe finalmente mostrato il volto crudele, crudelissimo dei leghisti. Finché si punta contro Matteo Salvini a proposito di migranti, viene troppo facile: è noto che spaventa i bambini neri, ma pare che il popolo non l' abbia bevuta, inoltre su quel versante è impegnata la ex ministra italo-congolese Cécile Kienge, e trovarsi questa qui sotto casa a lamentarsi che le ha rubato il mestiere, sarebbe una rogna mica da poco. Ecco dunque Martina vergare un comunicato da stroncare un bufalo del Tanganika. Piazza su Facebook queste parole definitive. «Salvini si è riempito la bocca con la creazione del Ministero della disabilità. Ora che fa con il suo complice Di Maio? Taglia del 10% il fondo per i disabili stanziato con il "Dopo di noi". I-g-n-o-b-i-l-e. Il governo provveda subito al ripristino dei 10 milioni senza dare spiegazioni. L' ennesima follia di un governo che fa solo danni a chi è più fragile». Il "Dopo di noi" sarebbero i provvedimenti del governo Gentiloni destinati a salvaguardare i conti alla fine della legislatura, chiunque fosse subentrato. REPLICA DI FONTANA - Il ministro Lorenzo Fontana, tirato in ballo, lascia montare un po' il caso, così Martina si gonfia come un pallone. Poi: puff. Un colpo di spillo, e Martina fa l' effetto di una medusa spiaggiata. Scrive Fontana: «Il segretario Pd Martina attacca Matteo Salvini dicendo che il nostro governo ha tagliato un fondo per i disabili. In realtà a tagliare quei fondi è stato il governo Gentiloni, di cui Martina era ministro. Noi questi fondi vogliamo incrementarli. Ormai non sanno più cosa inventarsi». E pubblica la tabella allegata alla Legge di Bilancio 2017, a firma Gentiloni-Padoan. Carta canta. C' è scritto: -5.000.000 (2018); -5.000.000 (2019). Invece di chiedere scusa, Martina se la batte, lascia la gente in carrozzella al loro destino, e fugge a gambe levate. Il metodo è semplice: cancella la pistolata che gli è esplosa in faccia, e fa finta di niente. Ma non siamo mica scemi. Come si può spiegare la serie prodigiosa di inciampi di questo mago della politica? Sta in sella a un destriero un tempo idoneo al trasporto di cosacchi in piazza San Pietro, e oggi costui ha dato un contributo decisivo a rimpicciolirlo a pony, buono per un giro di bambini a Legoland. Perché lo tengono lì? Sarebbe questo il capo dell' opposizione? di Renato Farina

Dai blog