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Coronavirus, Becchi: "Emergenza al nord, in Parlamento pensano alle intercettazioni. In un paese normale..."

Giulio Bucchi
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Martedì pomeriggio dalle 16.35 la Camera voterà la fiducia sul Dl Intercettazioni. La maggioranza procede a passo spedito per approvare il testo blindato voluto dal Movimento 5 Stelle e tutto questo mentre il Nord affronta, tra mille incognite (sanitarie ed economiche), l'emergenza coronavirus. "Siamo in una situazione d'emergenza e il parlamento oggi di cosa si occupa? - incalza via Twitter Paolo Becchi - Qualcuno ha chiesto che il Ministro della Salute riferisca almeno su quello che sta succedendo? No. Oggi il Parlamento vota sul decreto intercettazioni".  Leggi anche: "Coronavirus, Italia senza Speranza. Perché il ministro si deve dimettere" Una vergogna politica, se non addirittura morale. E anche Vittorio Sgarbi condivide un video dell'editorialista di Libero, sempre via Twitter, in cui si ribadisce come il ministro Roberto Speranza debba dimettersi per aver gestito con colpevole ritardo il caso Covid-19, dopo averne sminuito i rischi per intere settimane. "In un Paese normale - sottolinea Becchi, e Sgarbi condivide - il ministro avrebbe già rassegnato le dimissioni". Siamo in una situazione d'emergenza e il parlamento oggi di cosa si occupa? Qualcuno ha chiesto che il Ministro della Salute riferisca almeno su quello che sta succedendo? No. Oggi il Parlamento vota sul decreto intercettazioni.— Paolo Becchi (@pbecchi) February 24, 2020 #spaziobecchi In un Paese normale il ministro della Salute avrebbe già rassegnato le dimissioni. https://t.co/LYEoML5Meh @pbecchi @ilgiornale @Libero_official @NicolaPorro @Adnkronos @stampasgarbi— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) February 24, 2020

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