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Indagato il magistrato che querelò Sallusti: fascicolo fermo

L'accusa a Cocilovo: abuso d'ufficio nella gestione del patrimonio di una donna. Il figlio: "La rovinò". Dal 2009 nessuna novità

Giulio Bucchi
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di Andrea Morigi Il magistrato Giuseppe Cocilovo dovrà pazientare ancora un po' per affermare che  «giustizia è fatta». Almeno finché non si risolverà la vicenda giudiziaria che lo vede iscritto al registro degli indagati sin dal 15 giugno 2009 per il delitto di abuso d'ufficio. È un esposto, depositato alla Procura di Milano una decina di giorni prima, a chiamarlo in causa per una vicenda che risale agli anni fra il 2006 e il 2008, quando Cocilovo era giudice tutelare presso la VII sezione civile del tribunale di Torino. Per qualche motivo ancora da chiarire, tutta la documentazione relativa al procedimento giaceva fino a venerdì mattina sul tavolo del giudice per le indagini preliminari Fabrizio D'Arcangelo, nonostante una motivata richiesta d'archiviazione da parte del pubblico ministero Grazia Colacicco risalente al 17 febbraio 2010. Certo, com'è noto per l'articolo a firma Dreyfus comparso su Libero nel febbraio 2007, nel giro di soli cinque anni e mezzo si è giunti a una sentenza definitiva di condanna contro Alessandro Sallusti. Ma in quel caso il torto subito dal magistrato è stato riparato. Leggi l'articolo integrale di Andrea Morgi su Libero in edicola oggi, domenica 30 settembre

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