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Santanchè caccia La Russa e Gasparri:"Si facciano un loro partito"

La pasionaria azzurra lancia ufficialmente la sua candidatura. "Se ne ho parlato con Berlusconi? Non, non sono mica Ambra con l'auricolare"

Matteo Legnani
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In questi giorni di "Berlusconi sì, Berlusconi no", la pasionaria del Pdl Daniela Santanchè è un fiume in piena. Di parole. Ieri, nella sede di via dell'Umiltà a Roma, i vertici del Pdl (Berlusconi assente) si sono riuniti per discutere delle regole delle primarie. "Non ho parlato con Berlusconi della mia candidatura alle primarie, ho già dimostrato di non essere come Ambra con l'auricolare. Ho una mia linea politica che saranno gli italiani a giudicare" ha spiegato la Santanchè lanciando il guanto di sfida ad Angelino Alfano.  Il summit, racconta Brunella Bolloli su Libero in edicola oggi, 31 ottobre 2012, è stato all'insegna della franchezza, per usare un eufemismo. Tra Santanchè e Ignazio La Russa non sono mancate le scintille. E dire che i due provengono entrambi da An e si conoscono da una vita. La Dany, però, era indiavolata: lei a queste primarie ci vuole stare, eccome. Non importa se è leader dell'Mpi e se adesso non è neppure in Parlamento. "Mi candido". Lapidaria. E giù attacchi al «vecchio apparato». Deve avere ripetuto così tante volte che lei è contro la logica dell'«apparato» da fare sbottare La Russa: "Mi hai rotto tu e il tuo apparato". Tra i due c'è stato anche un battibecco sul tetto al budget dei candidati, perché "se io voglio spendere per me e farmi i cartelloni giganti in tutte le città, non vedo perché non posso farlo". Alla fine è passata la linea del tetto alle spese, per non alimentare il clima dell'antipolitica. Santanché, tuttavia, ha rincarato la dose in radio tuonando contro Gasparri e La Russa che "devono fare un altro partito, perché in Italia c'è voglia di destra, ma sempre sotto il cappello di Berlusconi".  Parlando su Radio2 Rai a 'Chiambretti ore 10' la Santanchè si è augurata "che ci siano molti altri candidati", ma ha consigliato agli ex colleghi di Alleanza nazionale Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa di farsi "un nuovo partito", perchè in Italia c'è "voglia di destra". Per Mario Monti, invece, la Santanchè vede un "bell'incarico internazionale che consenta al premier di stare nel club dei suoi simili, quei personaggi che in questo momento stanno facendo gli interessi della Germania". Lapidaria poi su Nicole Minetti: "non può essere utile al nuovo Pdl, quelle come lei possono essere solo dannose". Chi succederà a Berlusconi?, incalza Chiambretti. Sarà la figlia Barbara l'erede del Cavaliere, anche in politica? "Ho stima di Barbara Berlusconi - taglia corto la Santanchè - ma la democrazia non impone le dinastie"

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