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Zingales, il guru di Giannino, contro l'euro: "Chi lo ha fatto è un criminale"

L'editorialista di Espresso e Sole 24 Ore e ideologo di Fermare il declino: "La crisi di oggi era evitabile. Chi ha fatto la moneta lo sapeva ma non ha fatto nulla"

Giulio Bucchi
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  «L'aspetto criminale dei fondatori dell'euro è che tutto questo lo sapevano, e non solo non han fatto nulla, ma anzi l'hanno fatto apposta: la crisi dell'euro di oggi era inevitabile». Parola di Luigi Zingales, guru economico, editorialista del settimanale Espresso e del quotidiano Sole24Ore. Zingales, secondo quanto dichiarato in una intervista a un blog indipendente, non ha dubbi sulla crisi della moneta unica europea. «Dire che è colpa degli Stati Uniti - ha spiegato - è una balla: è vero che è stata quella la causa scatenante, ma la crisi era inevitabile. Non fosse successo il patatrac negli Usa sarebbe successo altro. Era una scelta premeditata: “Nel  momento di crisi, ci uniremo di più“, si pensava. Abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo, solo che il corpo è rimasto di qua». A Zingales - peratrlo impegnato con il movimento Fermare il declino fondato da Oscar Giannino - è stato chiesto pure un parere sull'ipotesi di vittorio del Pd e di Pier Luigi Bersani presidente del Consiglio. «Ho abbastanza rispetto di Bersani. La cosa che mi lascia dubbioso  - dice l'economista - è che venga dallo stesso entourage di D'Alema e goda del sostegno di D'Alema: questo non depone a suo favore. Però nel complesso è stato uno dei pochi ministri italiani a liberalizzare davvero. Perciò discuteremo sui programmi e, se ci saranno le condizioni, valuteremo. Il grande scoglio rimane Vendola: un Bersani da solo non mi crea grossi problemi; un Bersani con Vendola è più difficile da digerire».   Leggi l'articolo integrale su Libero in edicola oggi, venerdì 21 dicembre    

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