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Davide Serra, il finanziere amico di Matteo Renzi: "Addio alle Cayman, mi prendo la tessera del Pd"

Gian Marco Crevatin
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"Mi piace Matteo Renzi perché è il primo politico che parla in modo che comprendo". Il finanziere che non si definisce tale ("sono un gestore di risparmi") Davide Serra, numero uno di Algebris Investments, sotto accusa per alcune frasi dette sul sindacato nei giorni successivi allo sciopero generale e noto sostenitore del premier annuncia, in una lunga intervista concessa a Repubblica, annuncia il suo progetto: quello di prendere la tessera del Pd.  Democratico - "Si iscrive al Pd londinese (Serra vive a Londra, ndr)?" chiede Enrico Franceschini e il broker, pardon, gestore di risparmi, replica. "Sì, ho fatto richiesta". Poi precisa: "Con Matteo Renzi condividiamo gli stessi valori: cattolico, boy-scout, tanti figli e una visione moderna e progressista per rimettere in gioco l'Italia". "Il lupo della City" come viene chiamato dai suoi anche se lui minimizza ("sono solo uno stakanovista che si applica") spiega anche di "non aver mai detto di essere contro lo sciopero. Ho detto solo che gli scioperi del settore pubblico andrebbero coordinati, per non creare disagi alla gente e non spaventare gli investitori internazionali che possono creare occupazione". Cayman addio - Sul "plurisecolari" peccato originale del buon Serra (da Pierluigi Bersani in poi, che nel 2012, alla viglia delle primarie del centrosinistra aveva detto: "Direi che qualcuno che ha la base alle Cayman non può permettersi di dare giudizi") il finanziere precisa: "In Inghilterra avere una holding alle Cayman è come per una società italiana avere una holding in un paese Ue. Il fisco la considera 100% inglese e quindi pago le tasse su tutti i profitti globali, fatti in qualsiasi posto, ma la chiudo lo stesso così evitiamo strumentalizzazioni". Insomma, addio Cayman. Poi la tessera del Pd. Tutte le carte in regola per tentare la scalata: Serra vuole prendersi il posto di Renzi?

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