Mediaset, Emilio Fede medita vendetta: "Li posso portare in tribunale, Antonio Di Pietro vuole aiutarmi"
Sarà Antonio Di Pietro l'arma segreta di Emilio Fede contro il Biscione. L'ex direttore del Tg4, cui Mediaset ha tagliato contratto e casa, annuncia battaglia intervistato dal duo Cruciani-Parenzo alla Zanzara su Radio24. "Io sono nella storia di Mediaset. Non ho sentito Silvio, ora ha cose più importanti di cui occuparsi, la nostra amicizia non può essere messa in crisi da questo. Però umanamente mi aspetto da lui un messaggio". "La lettera di licenziamento – spiega Fede – mi è arrivata ieri. Mi cacciano perché c'è un inchiesta sulla storia delle foto. Mi hanno buttato in mezzo a una strada, sono on the road. Mi hanno maltrattato. Ma voglio giustizia, almeno i soldi fino alla fine del contratto, cioè giugno. Invece nella lettera c'è scritto che il contratto viene rescisso a partire dal primo ottobre. E che devo lasciare la casa alla fine di novembre". L'inchiesta a cui fa riferimento Fede è quella che lo vede accusato di presunti ricatti ai vertici di Mediaset a suon di fotomontaggi a luci rosse con transessuali. "Mi aiuterà Di Pietro" - Già dalle pagine del Fatto quotidiano l'ex direttore del Tg4 ammetteva di sentire di essere stato trattato "come un animale". "Vorrei evitare di portare Mediaset in tribunale – prosegue Fede – ma vedremo. L'altro giorno Antonio Di Pietro mi ha detto che sono una brava persona e che se ho bisogno posso farmi difendere da lui che è pure avvocato. Mi ha fatto piacere". "Pensate – si lamenta Fede – che l'avvocato Alecci, il mio ex legale, mi ha presentato una parcella di 500mila euro. E dire che mi ha lasciato a metà del processo. Mi ha fatto un sequestro di 600mila euro sul conto , ho lo stipendio pignorato e pure un quinto della pensione". Anche senza casa, Fede conta di cavarsela: "Ne ho un'altra, bellissima, in Corso Plebiscito. E' vuota e arredata da mia moglie con mobili cinesi. L'autista? Andrò in taxi".