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Consulta, il neo presidente è la toga anti Tortora

Nicoletta Orlandi Posti
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Alessandro Criscuolo, napoletano, 77 anni, magistrato di Cassazione, è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. I 14 giudici, riuniti a Palazzo della Consulta, lo hanno eletto con 8 voti. Vicepresidenti sono stati eletti Marta Cartabia e Giorgio Lattanzi. Quella di Criscuolo sarà una presidenza 'lunga', almeno per i tempi medi della Consulta: durerà esattamente tre anni, essendo stato nominato giudice costituzionale l'11 novembre del 2008 e dunque con un mandato in scadenza solo il 10 novembre del 2017. Collegialità - «Ringrazio i colleghi della fiducia che hanno voluto conferirmi - ha detto il neoeletto presidente - È un incarico senza dubbio gravoso. I tempi sono quelli che sono. Cercheremo tutti di fare del nostro meglio al servizio del Paese, speriamo di riuscirci». «La Corte ha nominato oltre a me come presidente - ha aggiunto - anche due vicepresidenti che sono i giudici Cartabia e Lattanzi: questo per segnalare la necessità di rendere il più collegiale possibile in nostro lavoro. La collegialità è garanzia io credo di una migliore qualità del lavoro». Riguardo alla legge elettorale Criscuolo ha detto: «Io posso soltanto ripetere che la legge elettorale è affidata al Parlamento, che detta i suoi tempi e quindi ci metterà il tempo necessario per arrivare a una legge elettorale che ritiene valida». Chi è Criscuolo - Nato a Napoli il 15 luglio 1937, Alessandro Criscuolo proviene dalle fila della Cassazione e fu eletto giudice costituzionale il 28 ottobre 2008. Nominato uditore giudiziario nel 1964, fu destinato prima alla pretura di Pomigliano d'Arco, poi a quella di Napoli, dove esercitò funzioni di giudice del lavoro e poi di giudice addetto alla prima sezione civile e al gabinetto del pretore dirigente. Trasferito nel 1975 al tribunale di Napoli, fu giudice istruttore penale fino al gennaio 1981 e poi fu destinato alla I sezione civile. Nell'87 fu trasferito alla corte d'appello di Napoli. Nel luglio 1990 fu eletto al Csm. Rientrato in ruolo, fu nominato consigliere di Cassazione e destinato alla I sezione civile. Nel giugno 2005 assunse funzioni di presidente di sezione. In tali funzioni è stato per circa otto mesi presidente titolare della VI sezione penale e dal gennaio 2007 della I sezione civile. Eletto più volte al comitato direttivo centrale dell'Anm, è stato presidente dell'associazione per tre anni e mezzo, dall'84 all'88 difendendo - ricorda il Giornale - a spada tratta gli accusatori in toga di Enzo Tortora parlando di "campagna diffamatorioa" nei confronti infuocati contraddittori con Marco Pannella. A Palazzo è Marescialli Cruscuolo è tornato nel 2008 come difensore di Luigi De Magistris nel processo disciplinare per le sue inchiesta finito con la condanna e il trasferimento dell'allora pm. Criscuolo ha pubblicato numerosi volumi a carattere scientifico ed è stato estensore di importanti sentenze in materia di diritto di famiglia, diritto societario e fallimentare e diritto comunitario.

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