Oltre il patto del Nazareno, Landini denuncia un patto segreto tra Renzi e i poteri forti
«Non so cosa sia successo tra luglio e agosto, ma Renzi ha cambiato le sue politiche». Lo ha detto il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, a Napoli per l'assemblea dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool. «Quando ha dato gli 80 euro - ha ricordato Landini - abbiamo detto che eravamo d'accordo e che bisognava estenderli anche a chi non li aveva avuti. Quando ha detto che voleva tassare le rendite finanziarie abbiamo detto che eravamo d'accordo, anzi che bisognava mettere anche una tassa sui grandi patrimoni. Poi non so cosa sia successo fra luglio e agosto». A chi gli ha chiesto se si trattasse del patto del Nazareno, Landini ha risposto: «Non solo, mi sembra che ci sia anche un patto con Confindustria e con i poteri forti, al punto che quello che sta venendo avanti è una politica che non sta affrontando i problemi dei lavoratori». Per Landini «siamo dentro lo schema delle politiche di Monti e Letta, anzi questo Governo ha messo in discussione addirittura il diritto dei lavoratori di poter resistere tentando un attacco ai contratti nazionali. Una follia pura e non lo seguiremo su questa strada». Renzi senza consensi - Il governo Renzi, ha detto Landini agli operai dello stabilimento Whirlpool «non ha il consenso di giovani, precari e di quelli che lavorano». Secondo il sindacalista, la fiducia sul Jobs Act è un segnale che «siamo di fronte a chi non vuole discutere né col Parlamento né con le forze sociali. Secondo me il Governo sta sbagliando - aggiunge - perché per cambiare il Paese ha bisogno del consenso di chi lavora, e mi pare che stia emergendo che il consenso dei giovani, dei precari e di quelli che lavorano non ce l'ha. Così - conclude Landini - rischia di rispondere ai soliti interessi forti di chi ci ha portato in questa situazione». Nessuna discesa in politica - «Chi si aspetta una mia discesa in politica rimarrà deluso», ha poi detto Landini. «Faccio il sindacalista e finché i lavoratori saranno d'accordo farò il sindacalista». «La mia preoccupazione», ha spiegato in una intervista rilasciata a Repubblica, «non è per cosa farò io fra tre anni, ma per cosa il governo sta facendo a questo Paese" prosegue e rincara "siamo in presenza di un governo che chiede una delega in bianco di dubbia costituzionalità e che di fatto esenta il Parlamento del suo ruolo. Un governo che vuole cambiare il lavoro senza discuterne con le organizzazioni sindacali che rappresentano milioni di lavoratori, e senza tener conto di chi ha scioperato. Un governo che non è stato eletto dal popolo su questo programma, e un partito di maggioranza che non ha ancora capito che chi lo ha votato ora è contro di lui». "Renzi non solo non ascolta - dice Landini - e non discute, ma non ha nemmeno capito che non ha più il consenso di chi lo ha votato. La verità e chi fa politica non capisce più cosa stia succedendo nel Paese: come non preoccuparsi del fatto che la metà degli italiani non vota più? Se metà del sindacato non sciopera io mi preoccupo".