Michele Santoro nei guai per diffamazione: deve risarcire un avvocato leghista
Guai per Michele Santoro: il conduttore di La7 dovrà risarcire l'avvocato varesino Andrea Mascetti, per vicende relative alla trasmissione Raggio Verde, andata in onda nel 2000. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, secondo cui il reato è prescritto, ma le responsabilità dell'imputato è riconosciuta. I fatti - Durante una puntata di quella trasmissione, vennero proposti degli accostamenti tra le tre persone coinvolte (oltre a Mascetti, furono tirati in ballo l'associazione culturale Terra Insubre e Gilberto Oneto, ideologo della prima Lega) e l'estrema destra europea, xenofoba e nazista: il legame sarebbe stato articolato attraverso immagini. Si aprì così un processo a Varese: la sentenza arrivò nel 2007, con il giudice Chiara Valori che condannò Santoro per diffamazione. Per il conduttore arrivò una multa di mille euro, e Santoro fu costretto a risarcire con diecimila euro ciascuna delle parti civili. La sentenza - Il conduttore impugnò la sentenza, e il processo d'appello gli diede ragione, un anno fa: "Il fatto non sussiste", dichiararono i giudici milanesi nel secondo grado del processo. Ma Mascetti ha deciso di ricorrere contro il verdetto d'appello: la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado, chiedendo di affermare la responsabilità di Santoro, e obbligando quindi il conduttore a risarcire Mascetti. E' stata rinviata ai giudici d'appello la quantificazione del risarcimento: ora anche Terra Insubre e Oneto potrebbero approfittare della situazione, e chiedere il ricorso in Cassazione.