Spagna, infanta Cristina alla sbarra per frode fiscale
La principessa Cristina de Borbón y Grecia, sorella del re di Spagna Felipe VI e secondogenita di Juan Carlos, sarà processata per doppio reato fiscale e rischia 4 anni di galera. Lo ha deciso questa mattina il gip José Castro. Il rinvio a giudizio è definitivo ed inappellabile. Evento storico - È la prima volta nella storia di una monarchia regnante che un suo membro finisce davanti a un tribunale. Il magistrato sta indagando da 4 anni sul caso Noós, un caso di presunta corruzione politica, in cui un una società No Profit si sarebbe intascata, organizzando eventi sportivi e report, circa 22 milioni di euro pubblici e privati. I suoi fondatori sono il marito di Cristina, Inaki Urdangarin, e un suo socio. Le prove - Una parte dei denari estorti sono finiti in una società di comodo, Aizóon; i suoi unici azionisti, al 50% ognuno, sono appunto la sorella del re ed il suo consorte. Un'altra prova che incriminerebbe l'Infante, sarebbe quella dei soldi che Cristina ha speso per il restyling della sua dimora di Barcellona, provenienti da Aizoón. La Infanta, Duchessa di Palma, era già stata ascoltata dal gip e di fronte alle domande si era difesa con una lunga serie di "non so" e "non ricordo".