L'ideologia di Report per il salutismo di Stato: Milena Gabanelli come i talebani ci dice come dobbiamo vivere
Nel mirino di Report, il programma di Milena Gabanelli, sono finiti alcuni tra i simboli dell'enogastronomia made in Italy, distruggendoli. Dalla pizza al caffè, passando per l'olio d'oliva, la crociata della giornalista per insegnare al volgo come e dove si deve mangiare ha toccato nell'ultima tappa anche i cornetti dei bar per la colazione. Su L'Intraprendente, Corrado Ocone lancia l'allarme su un pericolo ben peggiore del vivere e mangiare un po' come ci pare, che la Gabanelli potrebbe non approvare, e cioè il diffondersi di una vera e propria ideologia estremista, un talebanesimo del mangiar sano, in una parola: il milenagabanellismo. Report vuol far passare il salutismo come una conquista del progresso, un errore nel merito e nel metodo secondo Ocone che ribadisce il diritto proprio di una società libera di buttar nello stomaco quel che pare a ognuno. Quella della Gabanelli richiama più la convinzione diffusa durante il Terzo Reich o i regimi comunisti, lanciati a plasmare le abitudini dei cittadini in base a criteri stabiliti dai burocrati e ideologi di regime. L'ombra di una prospettiva di questo genere è andata in onda con l'ultima inchiesta sui cornetti letali dei bar che per la stragrande maggioranza dei casi è scongelato e strafarcito di grassi. La sorpresona per il giornalista di Report è successa niente di meno che in piazza San Marco a Venezia, dove secondo lui il prezzo del cornetto surgelato era troppo alto. Ocone si sforza anche di spiegare come un prezzo non è altro che il risultato dell'incontro tra domanda e offerta, quindi non dovrebbe stupire se il menu di un locale messo in una delle piazze più belle del mondo riporti numeri più alti del solito. Forse a Report sperano che si statalizzi il prezzo del cornetto, farne una versione "di Stato", come nei paesi comunisti durante la guerra fredda.