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Nunzia De Girolamo, la registrazione "Mandiamo quei cagac... da quel tirchio di frate"

Eliana Giusto
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I nomi dei funzionari dell'Asl di Benevento Giuseppe Santamaria, Francesco Agovino e Giancarlo Gubitosi emergono dall'audio integrale inedito della conversazione del 30 luglio 2012 tra Nunzia De Girolamo e i manager dell'Asl Michele Rossi, Gelsomino Ventucci e Felice Pisapia, il quale di nascosto registrava. I funzionari vengono definiti dall'ex ministro "cagacazzi", secondo l'accusa lei li vuole usare per indurre i frati a chiedere un provvedimento d'urgenza al giudice contro il titolare del bar dell'Ospedale Fatebenefratelli, per far entrare nella gestione sua cugina. I pm ora devono decidere se chiedere il processo per la De Girolamo e gli altri per abuso di ufficio e turbativa di gara. Intanto l'ex ministro ha chiesto la distruzione dell'audio. Il gip si pronuncerà a breve. Intanto ecco alcuni stralci di quella conversazione pubblicati dal Fatto Quotidiano. De Girolamo: Fra' Pietro (Pietro Cicinelli, superiore provinciale della Provincia Religiosa di San Pietro Fatebenefratelli, dal quale dipendono l'ospedale di Benevento ma anche il San Pietro di Roma, ndr) mi garantì che era tutto a posto, che mi faceva questa cortesia, perché io avevo fatto una cortesia romana all'ospedale Fatebenefratelli di Roma. Una cosa, qua, che riguarda il bar dell'ospedale. Tutto bene, tutto bene, tutto bene e quel coglione di Carrozza (Giovanni Carrozza, direttore amministrativo dell'ospedale Sacro Cuore di Benevento, ndr)... non fa le cose fatte bene. Ci siamo resi anche disponibili! Non so a che gioco gioca (...) con un 700 lo sbatti fuori in due minuti (l articolo 700 del codice di procedura civile prevede appunto il provvedimento urgente, ndr)". Per convincere i frati a presentare un ricorso d'urgenza contro il gestore del bar, De Girolamo chiede ai manager della Asl di inviare gli ispettori a controllare le rette pagate all'ospedale dei frati. I giudici dovranno stabilire se questo uso dei funzionari pubblici sia un reato. De Girolamo: Facciamo in modo che... gli arrivi a fra' Pietro (...) Miche', scusami, al Fatebenefratelli facciamogli capire che un minimo di comando ce l'abbiamo. Altrimenti mi creano "coppetielli" con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo! (...) Ma scusate, io non mi permetto di farlo, però a essere presa per culo da Carrozza, quando poi gli ho dato tanta disponibilità ogni volta che mi hanno chiesto, Miche'.  De Girolamo: Così si impara Carrozza! E che cazzo! Va da Rossi, Rossi è sempre disponibile, viene da me...  Rossi: Quelle lettere che lui mi chiese gliele ho fatte tutte e due. (...) DG: E perciò, se tu gli crei un problema di controllo, devi vedere come diventano tirchi! Devi vedere Fra' Pietro come dice a Carrozza: "Accelera! E fagli il 700!" DG: Va bene, ma ora Rossi fa questa cosa con Rita (Angrisani, dirigente dei tre medici poi citati, ndr). R: Domani ci voglio parlare subito. DG: Vediamo come reagisce Carrozza. E anche Fra' Pietro. R: Chi sono quelli che vanno... DG: Fra' Pietro è tirchio, eh! R: ...là al Fatebenefratelli? Mica sono i due? Sì, sì, sono Santamaria... e quell' altro, là, Gubitosi. DG: Sono due cagacazzi! R: Sì, sì. (...) Ventucci: E anzi, gliene mandiamo qualche altro ancora più... DG: Cagacazzo! R: Gli mandiamo Iacovino (forse Agovino, ndr)! DG: Devi vedere come si sveglia Fra' Pietro. Fra' Pietro conosce solo questo linguaggio, altro che prete, eh! PISAPIA(P): Ah, Fra' Pietro è pericolosissimo, è un rabbino. DG: Fra' Pietro è terribile, è il diavolo! P: È un rabbino! DG: Un diavolo proprio.

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