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Red Ronnie: "Anch'io sono stato minacciato da un islamico ma l'Isis è una scusa"

Giulio Bucchi
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Anche Red Ronnie nel mirino dei jihadisti. O almeno, così assicura lo storico dj e conduttore di Roxy Bar: "In un certo senso si può dire che due giorni fa sono stato minacciato in diretta da un islamico. Tramite Twitter mi hanno scritto che ho parlato di ciò che avrei dovuto tacere, aggiungendo che Allah mi avrebbe dovuto fermare in qualità di peccatore. È accaduto mentre stavo parlando con Riccardo Noury di Amnesty International. Ho segnalato il tutto a Twitter che ha provveduto a rimuovere l'account dal quale sono arrivate queste minacce". "Isis inventato dall'occidente" - Intervistato da Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, Red Ronnie (al secolo Gabriele Ansaloni) ha spiegato: "Io non ho paura. Oggi la più grande rivoluzione è quella di non avere paura". Poi la deriva complottista: "Anche l'Isis è una scusa. Una scusa che trovano per farci avere paura. La paura tiene la gente sottomessa, se non hai paura sei libero. Per incatenare le persone usano la paura e tutte le volte generano il terrore. Un tempo c'era la paura delle stragi del sabato sera, poi la paura dell'Aids, ora la paura dell'Isis. Ci nutrono di paura. I potenti vivono con il godimento di farci paura. L'occidente è il burattinaio. Crea queste cose ad arte perché ha bisogno di creare terrore, vendere armi e dominare sui luoghi dove c'è il petrolio. E' l'occidente che si è inventato l'Isis".

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