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Giannino si è dimesso da Fare per fermare il declino

L'annuncio su Twitter: "Dimissioni irrevocabili, inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere al movimento"

Giulio Bucchi
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Oscar Giannino si è dimesso da Fare per Fermare il declino. Al suo posto l'avvocato Silvia Enrico, 37enne di Albenga. "Dimissioni irrevocabili da presidente in direzione - è l'annuncio dello stesso Giannino su Twitter -. I danni su di me per inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere a Fare per Fermare il declino". Si conclude così, amaramente, la breve esperienza del giornalista alla guida del movimento politico: decisive le "balle" sul master all'Università di Chicago e altre due lauree, caso scoppiato con la denuncia pubblica del suo ex collaboratore Luigi Zingales. Niente seggio se eletto - "E' una regola secca: chi sbaglia paga. Deve valere in politica e con i soldi pubblici, io comincio dal privato - è il congedo di Giannino, ancora combattivo -. Ora giù a pestare destra, sinistra e centro". Le dimissioni di Giannino non avranno ripercussioni immediate sulle liste elettorali: per regolamento, Giannino era e resta il capolista. Ma le sue parole sono state chiare: "Se mi eleggeranno, rinuncerò al seggio". Enrico: "Oscar resta candidato" - Vanno in direzione opposta, però, le prime parole di presidente di Fare della Enrico: "L'auspicio della direzione di Fare è che non rinunci, Oscar Giannino rimane il nostro candidato premier". "La riunione della Direzione nazionale di Fare è stata molto lunga e approfondita - ha spiegato Silvia Enrico -, al nostro interno abbiamo tenuto in considerazione quanto emerso nei giorni scorsi e anche le migliaia di e-mail che ci sono arrivate dai nostri iscritti. Sono cosciente del momento che stiamo vivendo, ma rivendico con orgoglio tutto il lavoro fatto fino ad oggi. Ora ripartiamo con ancora più vigore, coscienti delle nostre capacità e dei meriti delle persone che hanno guidato una campagna elettorale ricca di contenuti". 

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