Il figlio bigia e lui scappa dall'ItaliaPer liberarsi dei grillini c'è speranza

Il videomaker Mandarà se ne va in Danimarca perché il rampollo sedicenne diserta la scuola
di Mattias Mainierovenerdì 31 maggio 2013
SalvoMandarà

SalvoMandarà

4' di lettura

Qualche lettore sicuramente lo ricorderà: è Salvo Mandarà (e fa pure rima), 46 anni e quattro figli, ingegnere elettronico e grillino doc, attivista dal 2009. È “l’uomo della videocamera”, quello che ha mandato in streaming tutti i comizi dello Tsunami tour di Beppe Grillo, l’unico ammesso al cospetto del Grande Capo.  Da ieri è anche il primo grillino esule. Mandarà abbandona l’Italia, se ne va forse in Danimarca, forse a fare il lavapiatti, forse chiederà asilo politico. E se ne va per un motivo grave, un dramma unico e insopportabile: il figlio bigiava la scuola. Bigiare, cioè marinare, fare filone. Sinonimi: fare forca, grifare, limare, salare, segare, svicolare. Lui, il ragazzino, faceva fughino. Lui, il padre, fugge via. Come potete osservare, la correlazione (causa ed effetto, azione e reazione) c’è tutta. Ovviamente, se ogni padre con un figlio che, per un motivo o per l’altro, diserta la scuola decidesse di abbandonare il Paese, l’Italia sarebbe semideserta. Solo cittadini con figli ultrasecchioni. Ma questo è un altro discorso. Qui non si parla dell’Italia comune. Qui si parla del dottor ingegner Mandarà, il super grillino originario di Ragusa che, fatta la scoperta e resosi conto delle assenze scolastiche del figlio, ha subito postato un video e ha spiegato agli italiani che questo, bontà sua, è un «popolo di merda» (parole di Mandarà, noi non ci permetteremmo mai), che il nostro è uno Stato di identico materiale, che il presidente della Repubblica è una specie di malavitoso (concetto sempre dell’ingegnere), che Berlusconi è un delinquente e che dunque, qui da noi, Stato sempre di m…,  le istituzioni non esistono. Riassumiamo per chi si fosse disperso nel mare di accuse: il figlio sedicenne di Mandarà faceva filone. E la scuola non ha informato Mandarà delle assenze del ragazzino. Ragion per cui la scuola è colpevole, il nostro è lo Stato di cui sopra e Mandarà, braccio destro televisivo di Grillo, prende baracca e burattini e va in Danimarca. Chiediamo scusa, c’è un’aggiunta. tempo fa il ragazzino era stato vittima di un furto, sempre a scuola: iPad volatilizzato. Il padre aveva fatto denuncia contro ignoti. Poi, credendo di avere qualche particolare in più, si è recato di nuovo dai carabinieri “approfondendo” la denuncia. E i carabinieri gli hanno spiegato che, senza prove certe, rischiava una controquerela. I carabinieri, secondo noi, hanno fatto i carabinieri. Danimarca. Qui bisogna andare in Danimarca a lavare i piatti, in questo Paese di m.. non si può vivere più. Insulti agli italiani - Ovvio, un singolo esule non fa primavera. Ma questo è un esule famoso, è Salvatore detto Salvo, l’unico telecronista degno del palco di Sua Maestà il Re del Vaffa, quello che per seguire il comico prese addirittura l’aspettativa. E che ora spiega le sue ragioni in un video di ben 14 minuti. «Io - dice Mandarà - non intendo più vivere in un Paese come l’Italia. Sono stanco, ci sono troppe cose che non vanno. (...) Non ho intenzione di continuare a lottare». Poi la spiegazione: la delusione per il risultato delle amministrative non c’entra. Colpa della scuola che, appunto, non lo ha informato delle assenze del figlio. Colpa dei carabinieri e colpa dell’insegnante che, quando il ragazzino è tornato in aula, non gli ha chiesto: «Cosa è successo? Stai bene? Hai avuto qualche malattia? Niente, come se niente fosse». E lui va via (dal Paese, non dal Movimento, specifica prendendosela anche con Il Fatto quotidiano). Bigia, fugge insultando gli italiani. Non tutti, per carità. Solo quelli di merda. E noi non commentiamo. Attenendoci alle regole della casa grillina, facciamo parlare i blogger. Frasi sparse tratte da internet. La sollevazione del web - Scrive Resegone: «Gli italiani che sono andati all’estero in tempi recenti si possono dividere in due categorie. La prima, quella che viene chiamata dei cervelli in fuga, è formata da persone che hanno idee che in Italia sono difficili da mettere in pratica, e sono una grandissima perdita per il Paese. La seconda è formata da gente che non riesce a concludere nulla e va all’estero dove si accontenta di fare di tutto pur di sopravvivere. E questi sono un grande guadagno per la nazione». Più sinteticamente: Mandarà se ne va e per noi è un guadagno. Steffa64: «Tutti vanno all’estero o ci sono già, sembra la fiera dei cazzari, il 99,99% non sa trovare la strada di casa e qui millantano di andare all’estero, a fare che? I disoccupati? I barboni?». Sempre sinteticamente: i lavapiatti. Stigassi: «Sì, fai bene ad andartene, tanto Grillo non fa un bel niente e io stupido l’ho votato». Chissà se Stigassi medita di andarsene via per autopunirsi. Knmer1470: «Tipico caso da manuale di chi non riesce a gestire la propria vita e scarica la colpa sulla società che è cattiva e non capisce. Roba da Tso». Tso sta per Trattamento sanitario obbligatorio. GianValerio: «Vai, vai... vai dove spesso indica il Guru». Sottinteso: vai a fare in c.... Null’altro da aggiungere. Anzi, una cosa sì: Mandarà è un grillino famoso premiato da Grillo. Non osiamo immaginare dove sarebbe fuggito un grillino non famoso non premiato da Grillo. E mi raccomando: figli dei pentastellati, fate tante assenze a scuola. L’iPad non è necessario che ve lo freghino.