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Il figlio bigia e lui scappa dall'ItaliaPer liberarsi dei grillini c'è speranza

SalvoMandarà

Il videomaker Mandarà se ne va in Danimarca perché il rampollo sedicenne diserta la scuola

Mattias Mainiero
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Qualche lettore sicuramente lo ricorderà: è Salvo Mandarà (e fa pure rima), 46 anni e quattro figli, ingegnere elettronico e grillino doc, attivista dal 2009. È “l'uomo della videocamera”, quello che ha mandato in streaming tutti i comizi dello Tsunami tour di Beppe Grillo, l'unico ammesso al cospetto del Grande Capo.  Da ieri è anche il primo grillino esule. Mandarà abbandona l'Italia, se ne va forse in Danimarca, forse a fare il lavapiatti, forse chiederà asilo politico. E se ne va per un motivo grave, un dramma unico e insopportabile: il figlio bigiava la scuola. Bigiare, cioè marinare, fare filone. Sinonimi: fare forca, grifare, limare, salare, segare, svicolare. Lui, il ragazzino, faceva fughino. Lui, il padre, fugge via. Come potete osservare, la correlazione (causa ed effetto, azione e reazione) c'è tutta. Ovviamente, se ogni padre con un figlio che, per un motivo o per l'altro, diserta la scuola decidesse di abbandonare il Paese, l'Italia sarebbe semideserta. Solo cittadini con figli ultrasecchioni. Ma questo è un altro discorso. Qui non si parla dell'Italia comune. Qui si parla del dottor ingegner Mandarà, il super grillino originario di Ragusa che, fatta la scoperta e resosi conto delle assenze scolastiche del figlio, ha subito postato un video e ha spiegato agli italiani che questo, bontà sua, è un «popolo di merda» (parole di Mandarà, noi non ci permetteremmo mai), che il nostro è uno Stato di identico materiale, che il presidente della Repubblica è una specie di malavitoso (concetto sempre dell'ingegnere), che Berlusconi è un delinquente e che dunque, qui da noi, Stato sempre di m…,  le istituzioni non esistono. Riassumiamo per chi si fosse disperso nel mare di accuse: il figlio sedicenne di Mandarà faceva filone. E la scuola non ha informato Mandarà delle assenze del ragazzino. Ragion per cui la scuola è colpevole, il nostro è lo Stato di cui sopra e Mandarà, braccio destro televisivo di Grillo, prende baracca e burattini e va in Danimarca. Chiediamo scusa, c'è un'aggiunta. tempo fa il ragazzino era stato vittima di un furto, sempre a scuola: iPad volatilizzato. Il padre aveva fatto denuncia contro ignoti. Poi, credendo di avere qualche particolare in più, si è recato di nuovo dai carabinieri “approfondendo” la denuncia. E i carabinieri gli hanno spiegato che, senza prove certe, rischiava una controquerela. I carabinieri, secondo noi, hanno fatto i carabinieri. Danimarca. Qui bisogna andare in Danimarca a lavare i piatti, in questo Paese di m.. non si può vivere più. Insulti agli italiani - Ovvio, un singolo esule non fa primavera. Ma questo è un esule famoso, è Salvatore detto Salvo, l'unico telecronista degno del palco di Sua Maestà il Re del Vaffa, quello che per seguire il comico prese addirittura l'aspettativa. E che ora spiega le sue ragioni in un video di ben 14 minuti. «Io - dice Mandarà - non intendo più vivere in un Paese come l'Italia. Sono stanco, ci sono troppe cose che non vanno. (...) Non ho intenzione di continuare a lottare». Poi la spiegazione: la delusione per il risultato delle amministrative non c'entra. Colpa della scuola che, appunto, non lo ha informato delle assenze del figlio. Colpa dei carabinieri e colpa dell'insegnante che, quando il ragazzino è tornato in aula, non gli ha chiesto: «Cosa è successo? Stai bene? Hai avuto qualche malattia? Niente, come se niente fosse». E lui va via (dal Paese, non dal Movimento, specifica prendendosela anche con Il Fatto quotidiano). Bigia, fugge insultando gli italiani. Non tutti, per carità. Solo quelli di merda. E noi non commentiamo. Attenendoci alle regole della casa grillina, facciamo parlare i blogger. Frasi sparse tratte da internet. La sollevazione del web - Scrive Resegone: «Gli italiani che sono andati all'estero in tempi recenti si possono dividere in due categorie. La prima, quella che viene chiamata dei cervelli in fuga, è formata da persone che hanno idee che in Italia sono difficili da mettere in pratica, e sono una grandissima perdita per il Paese. La seconda è formata da gente che non riesce a concludere nulla e va all'estero dove si accontenta di fare di tutto pur di sopravvivere. E questi sono un grande guadagno per la nazione». Più sinteticamente: Mandarà se ne va e per noi è un guadagno. Steffa64: «Tutti vanno all'estero o ci sono già, sembra la fiera dei cazzari, il 99,99% non sa trovare la strada di casa e qui millantano di andare all'estero, a fare che? I disoccupati? I barboni?». Sempre sinteticamente: i lavapiatti. Stigassi: «Sì, fai bene ad andartene, tanto Grillo non fa un bel niente e io stupido l'ho votato». Chissà se Stigassi medita di andarsene via per autopunirsi. Knmer1470: «Tipico caso da manuale di chi non riesce a gestire la propria vita e scarica la colpa sulla società che è cattiva e non capisce. Roba da Tso». Tso sta per Trattamento sanitario obbligatorio. GianValerio: «Vai, vai... vai dove spesso indica il Guru». Sottinteso: vai a fare in c.... Null'altro da aggiungere. Anzi, una cosa sì: Mandarà è un grillino famoso premiato da Grillo. Non osiamo immaginare dove sarebbe fuggito un grillino non famoso non premiato da Grillo. E mi raccomando: figli dei pentastellati, fate tante assenze a scuola. L'iPad non è necessario che ve lo freghino.

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