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Le sette vite di Beppe Bigazzi: torna in Rai

Beppe Bigazzi

Era stato cacciato dalla "Prova del cuoco" perché cucinava i gatti. Adesso si avvicina il reintegro

Nicoletta Orlandi Posti
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Fare dell'ironia in questo caso è semplice: non si resiste alla tentazione di definire Beppe Bigazzi un personaggio dalle sette vite… Proprio come i gatti! Dirigente d'azienda, giornalista e gastronomo tra i più famosi, Bigazzi irrompe d'improvviso e a sua insaputa nel bailamme dei palinsesti autunnali: già, perché, stando a quanto ha scritto ieri Davide Maggio sul suo blog, potrebbe tornare a La Prova del Cuoco.  Beppe Bigazzi, tra gli ospiti più amati delle prime edizioni dello show condotto da Antonella Clerici, ne fu allontanato nel 2010 (mentre la bionda Antonellina era in maternità, sostituita da Elisa Isoardi), per aver citato un proverbio toscano che dice «a berlingaccio chi non ha ciccia ammazza il gatto» (ovvero, «il giovedì grasso chi non ha più carne da mangiare si ciba del gatto») riferito a quando, in passato, si cucinavano anche i domestici felini per sopperire alla mancanza di proteine durante la fine del periodo invernale. Bigazzi, in quell'occasione, si soffermò sulle tenere «carnine bianche» del gatto, spiegando come si usava lessarlo in Val d'Arno. All'attonita Isoardi, diceva: «Ti assicuro, io l'ho mangiato tante volte». Apriti cielo! Scandalizzati da tanta crudezza (è proprio il caso di dirlo!), gli Aristogatti (ops! I vertici) di Viale Mazzini decisero prontamente di cacciare l'incredulo Beppe. Il provvedimento fece molto discutere, vista la popolarità del simpatico gastronomo presso il pubblico televisivo. Ecco che una sua riammissione nel programma della Clerici per un appuntamento settimanale (stando sempre a quanto rivelato da Davide Maggio) desterebbe altrettanto clamore.  Ma Libero ha voluto vederci chiaro, chiedendo a Bigazzi in persona di commentare la notizia: «Hanno scritto di una trattativa tra me e la Rai? Per quanto ne so io, non c'è alcuna trattativa», ci ha spiegato, «perché non mi hanno contattato formalmente. Quello che posso dire è che da quindici anni ho con Antonella Clerici e la redazione de La Prova del Cuoco un rapporto meraviglioso: non ci sono mai state ombre. Se la Rai mi invitasse a partecipare di nuovo al programma, accetterei volentieri; ne sarei felice. Ma se la chiamata non arriva, come si dice in Toscana, viva l'Italia! Sopravviverò». «Certo», ha continuato Bigazzi, «dovrei valutare anche le condizioni. Quanto mi pagano e cosa mi chiamano a fare: per dire, se vogliono che intoni una canzone, io non sono mica capace!». Sulla questione che nel 2010 ha determinato il suo allontanamento da La Prova del Cuoco, Bigazzi non ha voglia di tornare: «Trovo che parlare ancora di quella storia sia profondamente offensivo. Insomma, io sono stato amministratore delegato di aziende come l'Agip e non mi ha fatto certo bene leggere di essere stato cacciato dalla Rai “per colpa dei gatti”. È stato un episodio fastidioso, ma ho tenuto la delusione per me:  non sono uno che ama parlare di certe cose.  Non ho mai dato in diretta la ricetta del gatto, ci tengo a chiarirlo, ma solo raccontato un'antica usanza: il filmato che ora circola sul web è ritoccato, non lasciatevi ingannare. Comunque, è acqua passata». di Giovanni Luca Montanino

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