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"Se fossi uomo non mi attaccherebbero"Santanchè apre la questione femminile

Matteo Legnani
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Lei l'ha sempre detto, che "la politica è uomo". Ma con le dichiarazioni dei giorni scorsi, Daniela Santanchè ha aperto, mai fosse necessario, un altro fronte all'interno del Pdl, oltre a quello che ormai da mese vede contrapporsi falchi e colombe. Uomini contro donne, maschi contro femmine. Nei giorni scorsi la Pitonessa ha incrociato le spade sui social network con Gasparri e Cicchitto. E "denunciato" pubblicamente (con una intervista su Repubblica) quelli che non seguirebbero sempre e ovunque il Cavaliere: lo stesso Cicchitto, e poi Schifani, Lupi e Quagliariello. Tutti uomini. Che le hanno risposto per le rime, accusandola pubblicamente di voler "sfasciare il partito". Una cosa va sottolineata: non una parola, la Santanchè ha detto contro una delle altre donne Pdl (nonostante, ad esempio, Mariastella Gelmini sia inserita nel fronte delle "colombe"), nè una critica o un attacco le è giunto da una delle tante azzurre di primo piano. Sarà un caso? Per la Santanchè no. E lo dice al Corriere: "Quando una donna mette fuori la testa, ci sono i maschi che reagiscono. Ma secondo voi, se fossi stata un uomo, miavrebbero attaccata così come hanno fatto? In questo Paese, quando una donna mette fuori la testa.....". Votate il sondaggio: secondo voi perchè gli uomini del Pdl attaccano la Santanchè?

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