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La telefonata di Silvio contro NapolitanoCalabresi: non doveva essere diffusaFormigli: era una notizia

Lucia Esposito
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E' polemica sulla telefonata di Silvio Berlusconi a un parlamentare del Pdl andata in onda ieri sera a "Piazza Pulita", la trasmissione condotta da Corrado Formigli su La7. Il Cavaliere in quella telefonata attacca Napolitano accusandolo di aver esercitato delle pressioni sui giudici del Lodo Mondadori. La messa in onda della chiamata in trasmissione ha provocato l'immediata reazione del Quirinale che ha smentito: "Un'invenzione delirante". Ma oltre ad infiammare il dibattito politico, la telefonata ha acceso uno scontro tra giornalisti. In un editoriale non firmato pubblicato dal quotidiano La Stampa, titolato "Un pretesto per incendiare il clima politico" si legge: "La tecnica è di quelle note: una telefonata fatta filtrare ad organi di informazione non sospettabili di simpatie berlusconiane, in cui si insinua un intervento di Napolitano sulla Cassazione impegnata a giudicare il Lodo Mondadori" E poi: "Nessuna prova, nessun elemento di realtà, se non un 'mi è stato detto...' ma un ottimo pretesto per avvelenare ulteriormente il clima politico e per cercare di gettare fango sulle istituzioni" Immediata la replica di Formigli. La nostra non è stata un'intercettazione ma un audio catturato da una telefonata in vivavoce. Una telefonata che descrive il quadro psicologico di Berlusconi nel momento in cui sta decidendo il destino dell' Italia e del Governo rispetto alle dimissioni dei suoi Ministri. Ci sono due questioni che non tornano: se fosse una polpetta avvelenata di Berlusconi perché avrebbe cercato di vietare la messa in onda della telefonata? in secondo luogo come mai nessuno ha chiamato in redazione per sapere da noi com'era andata la questione?" Lo scoop L'attacco di Corrado continua: "Ho letto un corsivo vergognoso su La Stampa, tra l'altro non firmato, e credo che questo sia indicativo di qualcosa, in cui si attacca il lavoro di una squadra che ha fatto il suo lavoro. Ho sentito che Polito questa mattina si interrogava su a chi servisse questa operazione, dire che c'è da domandarsi quale sia l'intento vero, facendo intendere che noi ci saremmo prestati per un progetto più ampio. Bene, noi non ci prestiamo a nessuna operazione. Quando i giornali svelano retroscena non ci poniamo il problema di capire i motivi che hanno spinto le testate a dare la notizia, semplicemente valutiamo l'interesse della vicenda. Spesso diamo per vere le frasi riferite di quarta mano ma se diamo la voce originale di Berlusconi non va bene, non è giornalismo questo? Quanto al deputato del Pdl non sappiamo quale fosse la sua motivazione, magari anche quella di farsi bello e non ci interessa: il giornalista che ha fatto il pezzo, Antonino Monteleone, ha chiesto di tenere la sua fonte coperta e io lo rispetto". Formigli poi si sofferma su quanto sia importante saper cogliere le notizie che ci passano accanto e difende strenuamente quella che ha trasmesso su La7.     

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