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Fascismo, la lezione del sindaco Pd di Predappio Frassineti alla Boldrini: "Serve cultura, non repressione"

Giulio Bucchi
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Basta con la repressione, con le manganellate verbali alla Laura Boldrini. Per combattere il ritorno del fascismo, o meglio il suo culto, serve la cultura. A sostenerlo è Giorgio Frassineti, il sindaco Pd di Predappio (a un tiro di schioppo da Forlì), città natale di Benito Mussolini e per 70 anni ritrovo dei nostalgici di tutta Italia. Un po' paradossale che la visione più illuminata del fenomeno venga proprio dalla terra del Duce in giorni in cui, da Como in giù, tutti a sinistra sembrano aver perso la testa e la bussola. Per approfondire leggi anche: Laura Boldrini: "In Italia troppa indulgenza sul fascismo" "È ora di comprendere che contro il ritorno del fascismo la repressione da sola non basta, serve anche la cultura, la ricerca storica, la divulgazione. Avere rimosso per decenni questa pagina di storia cosa ha prodotto? Il fatto che oggi ci ritroviamo ad avere a che fare con queste degenerazioni". A Predappio sorgerà il Museo del Fascismo ("Un Centro internazionale sull'Italia totalitaria, è un centro di ricerca storica sulle dittature e i totalitarismi", specifica il sindaco): è "l'unico modo" per combattere il ritorno del fascismo. "Non risolvi il problemi solo con la repressione o facendo finta che non esistano". La beffa è che dal governo aspetta ancora i finanziamenti per concludere i lavori del Museo: "Ancora non mi hanno dato niente, peccato. Dei 5 milioni di euro necessari per il recupero della Casa del Fascio, ne abbiamo 2 per il primo stralcio. Pensi che oggi siamo costretti a organizzare le mostre nella casa natale di Mussolini, perché non abbiamo altri spazi". Ovviamente, a fare muro è proprio chi, sulla carta, dovrebbe premere per una maggiore conoscenza possibile del fenomeno storico, l'Anpi. "Incredibile. Il progetto lo ha redatto l'Istituto Parri, lo stesso che ha fatto quello del Museo della Resistenza di Milano. Il nostro è un progetto internazionale. E non mi possono lasciare solo, come hanno fatto per settant'anni dimenticando Predappio".

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