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Filippo Roma, orrore dei militanti M5s: "Prego affinché tu muoia". Minacce e insulti dopo i servizi su rimborsopoli

Andrea Tempestini
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Ecco a voi i "sinceri democratici" del Movimento 5 Stelle. A smascherarli, ci pensa Filippo Roma, l'inviato de Le Iene che ha firmato il servizio con cui la trasmissione ha innescato lo scandalo rimborsopoli. "Sono giorni che vengo subissato da messaggi di attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle carichi di odio nei miei confronti. C'è chi la sera, prima di addormentarsi, prega affinché io muoia". Lo sfogo di Roma piova su Facebook: ecco qui di seguito il suo post integrale. "Io - prosegue - non sono il tipo che se la prende". Dunque, dopo aver ricordato che lo stesso Luigi Di Maio lo ha ringraziato per la sua scoperta, afferma che in molti gli rinfacciano di non essere mai andato da Matteo Renzi. E Roma sbotta: "Ma porca miseria, come si fa a dire una cosa del genere quando ho perseguitato per anni Renzi perché non aggiornava il Nomenclatore Tariffario, cioè la lista dei dispositivi che lo stato mette a disposizione dei disabili?". Leggi anche: Rimborsopoli, un giro in banca con le Iene Dunquer, sul Cavaliere: "Altra cosa che mi viene imputata: però dal tuo capo Silvio Berlusconi non ci vai a contestargli tutte le malefatte che ha compiuto. Cosa dovrei andargli a dire? Tutto ciò che riguarda Berlusconi è arcinoto, perché si tratta di cronaca, fatti raccontati nel tempo dagli organi di stampa. Noi alle Iene non facciamo cronaca ma sveliamo le cose che ancora non si conoscono", conclude Roma.

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