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Emanuele Filiberto: "Gli italiani mi vogliono re, occhio che torno in politica"

Matteo Legnani
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Un futuro re che porta in giro per gli Stati Uniti le specialità culinarie dell' Italia. Emanuele Filiberto di Savoia, per ora, è impegnato con i Food Truck Prince of Venice, grandi camion che forniscono la California di pasta made in Italy, fatta a mano dallo chef Generoso Celentano, e richiestissima dagli americani. Ma presto, tempi e modalità sono ancora da organizzare, potrebbe tornare a riaffacciarsi nell' arena politica, ambito che ha sempre suscitato un certo fascino nel figlio di Vittorio Emanuele e di Marina Doria. Lo spunto è un recente sondaggio fatto dall' istituto Piepoli su un campione rappresentativo di cittadini italiani, maschi e femmine, in cui alla domanda "Se ci fosse un partito monarchico in Italia, lei personalmente lo voterebbe?" Tra certi e probabili il 15 per cento ha detto sì. Alcuni poi indicano Emanuele Filiberto come eventuale re d' Italia e l' 8% degli intervistati ha dichiarato di avere fiducia in lui. Si aspettava questi dati dal sondaggio? «Posso dire che sono rimasto molto sorpreso. Il 15 è una percentuale che non mi aspettavo, stiamo parlando di quasi 12 milioni di persone e se penso a come sono andate le politiche del 4 marzo, non posso che essere contento: se ci fosse un partito monarchico sarebbe il terzo partito italiano, sotto solo alla Lega e ai Cinquestelle. Per noi un trionfo, tanto più che non abbiamo fatto né campagna elettorale né altro. Anzi, ci sono stati più di 50 anni di demonizzazione della monarchia. I vari presidenti della Repubblica hanno interferito più del dovuto nelle scelte dei cittadini, ma un capo dello Stato dovrebbe essere super partes: come un re». Significa che gli italiani riscoprono la monarchia? «Significa che i partiti tradizionali in tutti questi anni hanno fatto troppo i paraculi». Principe... «È così. Hanno lavorato per sé stessi volendo mantenere la loro poltrona, permettendo qualsiasi cosa e deludendo gli italiani con scandali, tangenti e menefreghismo quando dovrebbero pensare a risolvere i problemi reali della gente, non arricchirsi sulle spalle degli italiani. Io penso che tutto questo malessere si è riversato nelle urne e gli italiani hanno scelto. Ora diamo al governo l' opportunità di lavorare». Le piace questo governo? «Io posso solo rispettare la volontà degli italiani, che hanno votato questo governo perché erano stufi del resto. Arriviamo da esecutivi precedenti che, con il loro buonismo, non hanno aiutato l' Italia a crescere. Nazionalismo è un termine che non mi piace, ma come ha fatto Trump negli Usa con il suo motto Make America great again, America First, così è giusto che l' Italia pensi prima agli italiani». Leggi anche: Emanuele Filiberto azzanna Gentiloni: "Non conta, voglio parlare con Papa Francesco" È anti-europeista? «Al contrario. Io sono europeista. Ma sono convinto che dobbiamo avere un' Europa forte con l' Italia in prima linea, che non sia serva né della Merkel, né di Macron. Abbiamo un Paese meraviglioso che non deve inchinarsi alla Francia e alla Germania, perché siamo alla pari». Sembra di sentire parlare Salvini. È vero, che molti monarchici hanno votato Lega alle ultime elezioni? «Non ho dubbi. Del resto Salvini ha preso una valanga di voti e i monarchici sono, storicamente, nel centrodestra». Quindi se lei fonda un nuovo partito sarà alleato del Carroccio? «Non so ancora se fonderò un partito. Dico, però, che noi siamo un grande popolo, con una grande industria e dobbiamo ritrovare un posto importante nel mondo, perché l' Italia lo merita. Ridiamo nobiltà alla politica». di Brunella Bolloli

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