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Sergio Marchionne, Daria Bignardi svela la verità: "Genio? No,

Marta Beretta
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Daria Bignardi affida a Vanity Fair il suo personale ricordo su Sergio Marchionne. La giornalista sembra essere una voce fuori dal coro rispetto a tutti i messaggi di rito di cordoglio e di rispetto per l'imprenditore italo-canadese scomparso oggi a 66 anni e l'ha voluto ricordare a modo suo. Per lei il successo che ha avuto è dovuto  non al fatto di essere "un genio, ma un'intelligenza e un DNA eccezionali". Contemporaneamente è stato segnato da "un destino molto faticoso", specialmente dopo un evento in particolare. Leggi anche: Chi è Manuela Battezzato, la riservatissima compagna di Marchionne Secondo la giornalista, infatti, il momento che ha più segnato Marchionne è stata la morte della sorella Luciana. I due fratelli avevano tanto in comune: l'essere degli studenti eccezionali e delle persone intraprendenti. Infatti, Luciana era riuscita ad avere una cattedra in Letteratura a Toronto a soli 31 anni durata, però, solo un anno. Il cancro l'ha ammazzata. Tutti i grandi uomini hanno un lato privato in cui si nascondono tutte le sofferenze e le paure e da questo non scappa nemmeno Marchionne. La sua riservatezza e dedicazione al lavoro ha portato a non parlare mai della sua vita privata sia della moglie Orlandina che dei sue due figli e, ovviamente, della morte della sorella. 

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