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Molestie, Jimmy Bennett rompe il silenzio: "Cosa mi ha fatto davvero Asia Argento"

Maria Pezzi
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Jimmy Bennett rompe il silenzio. Il ragazzino molestato dall'attrice italiana quando aveva 17 anni, spiega perché si è fatto pagare per il silenzio e perché non l'ha denunciata. “All'inizio non ho raccontato la mia storia perché ho preferito gestirla in privato, insieme alla persona che mi aveva fatto del male”.  “Ero minorenne all'epoca dei fatti – spiega su Instagram l'attore Usa – e ho cercato di avere giustizia nel modo che per me aveva senso, perché non ero pronto ad affrontare gli sviluppi della mia storia davanti agli occhi del pubblico. All'epoca credevo esistesse ancora una stigma nell'essere un uomo, nella nostra società, in una situazione del genere”. Per approfondire leggi anche: Asia Argento, i dettagli: "Perché ho pagato Jimmy Bennett" L'attore afferma di aver pensato che "la gente non avrebbe capito ciò che era successo agli occhi di un teenager” e “ho dovuto superare molte avversità nella vita, e questa è un'altra della quale mi occuperò. Mi piacerebbe andare oltre a questo evento, e oggi scelgo di farlo senza stare più in silenzio”. Jimmy dice che la forza per tirare fuori il dramma che ha vissuto glielo hanno dato i “molti uomini e donne coraggiosi hanno parlato delle loro esperienze nel periodo del #MeToo, e ho apprezzato la loro forza nel prendere una posizione simile. All'inizio non ho raccontato la mia storia perché ho preferito gestirla in privato, insieme alla persona che mi aveva fatto del male”. Tra questi del #MeToo c'era Asia Argento: meno male che Jamie dice di averla apprezzata, bel ringraziamento, il suo. Ma andiamo avanti. Il trauma di Jamie “è riemerso quando lei stessa si è definita come una vittima. Non ho rilasciato dichiarazioni pubbliche negli ultimi giorni perché mi vergognavo e avevo paura di essere parte del racconto”.

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