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Papa Francesco lo chiama ma lui non risponde: ha usato l'anonimo

Il Pontefice voleva parlare con l'uomo che aveva ucciso la figlia schiacciandola con l'auto. Visto che non ci riusciva ha chiamato il parroco

Nicoletta Orlandi Posti
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Capita spesso di non rispondere al cellulare quando sul display appare la scritta "numero privato". La maggior parte delle volte si evitano scocciature, ma può succedere anche che dall'altra parte della cornetta ci sia qualcuno di molto importante. E' successo ad Alessandro Marchetta che temendo di dover parlare con chi non aveva voglia non ha risposto a Papa Francesco. Il Pontefice, infatti, aveva alzato la cornetta per chiamare l'uomo di Pistoia balzato agli onori della cronaca nera un anno fa per aver ucciso, in una tremenda tragedia, la propria figlia, Alessia, di un anno e mezzo, facendo retromarcia con la sua automobile.  Il Pontefice però non ha mollato: visto che Alessandro non rispondeva ha chiamato il parroco chiendogli di fare da tramite con la famiglia Marchetta. I coniugi, infatti, avevano scritto al Santo Padre chiedendogli di battezzare l'ultimo nato, Simone, ma nell'impossibilità di celebrare il sacramento Papa Francesco voleva far sentire loro, comunque, la sua vicinanza. "Ho provato una fortissima emozione", racconta don Sebastiano Nawej Mpoy, il sacerdote cinquantenne, originario del Congo, parroco di San Sebastiano a Piuvica, nell'immediata periferia di Pistoia. "Sono ancora scosso. Non capita tutti i giorni di alzare la cornetta e sentire che dall'altro lato c'è  addirittura il Santo Padre. Papa Francesco - prosegue il sacerdote - mi ha chiesto di stare vicino a quei genitori, di pregare per loro, di aiutarli a crescere nella fede. Mi ha anche chiesto di salutare il vescovo Mansueto. E pensare che quando ho ricevuto la telefonata ero pure un po' seccato perché stavo per iniziare la Messa".

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