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Marco Travaglio sfotte Salvini ma il sogno si trasforma in incubo: come si auto-umilia davanti ai suoi lettori

Caterina Spinelli
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Dopo quanto accaduto in Senato nella giornata in cui la proposta del centrodestra (votare la mozione di sfiducia nei confronti di Giuseppe Conte il 14 agosto) è stata bocciata, Marco Travaglio immagina uno scenario ideale per lui e delirante per il ministro dell'Interno. Nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano ipotizza l'incubo, in quella difficile notte, del leader leghista: "Salvini si coricò e, complici sette mojito e una cannetta furtiva, si addormentò. Sognò se stesso in Senato, ma non più ai banchi del governo. Assisteva impotente alla nascita del Conte-2, con ministri incensurati di M5S , Pd e sinistra e un Contratto innovativo: legalità, politiche sociali, investimenti nella green economy. La coalizione lavorava molto e parlava poco, ben avviata a reggere fino al 2023 e, prima, a rieleggere Mattarella. Gli italiani, felicemente sorpresi da tanta anomala normalità, non cercavano più uomini della Provvidenza". Leggi anche: Marco Travaglio e la ridicola difesa dei Cinque Stelle Più che un sogno, pare una menzogna: "Lui, Salvini, continuava a fare dirette Facebook, ma le vedevano quattro gatti (dalla Bestia alla Bestiolina), con i like in picchiata. Giorgetti, Zaia, Fontana e un redivivo Bossi lo convocavano per un processo pubblico sul prato di Pontida: "Ca**aro che non sei altro! Fino a luglio da vicepremier eri il padrone d'Italia col 36%, avevi ministeri importanti. I pieni poteri li avevi per davvero. Ora, da quando li hai chiesti, non conti più un ca**o: ci hai trascinati all'opposizione, hai perso tutto e l'hai fatto perdere pure a noi. Hai fallito: non sei più il segretario della Lega, però puoi fare il presidente onorario del Papeete Beach". Qui Salvini - per Travaglio - si svegliò tutto sudato. Afferrò il primo rosario che aveva a tiro e subito si rincuorò: "Fortuna che il Pd è il Pd e il M5S è il M55 , sennò era tutto vero!" ironizza il direttore del Fatto. 

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