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Alessandro Sallusti, la verità sul patto sugli immigrati: "Adesso festa". La tragica verità su scafisti e Ong

Giulio Bucchi
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"Un topolino particolarmente insidioso in grado di riaprire il grande business dell'immigrazione clandestina". Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti non ha dubbi: il patto di Malta sbandierato dal premier Giuseppe Conte come una grande vittoria (suddivisione degli immigrati che sbarcano nei porti italiani su base volontaria) lascia fuori "il 90% degli sbarchi", quelli "fai da te" aiutati dagli scafisti. Leggi anche: "Rischia di non cambiare nulla". Cacciari dalla Gruber, i dubbi sul patto di Malta "Non faranno che aspettare i soccorsi al largo della Libia e poi, una volta trasbordati, si troveranno automaticamente al sicuro, sia fisicamente che legalmente, indipendentemente dal fatto che essi siano profughi politici o economici", spiega Sallusti. Risultato: "Più ripartizioni ma, in prospettiva, molti più arrivi, il che si presume porterà a un saldo di fatto invariato o addirittura peggiorativo in termini di accoglienza". A preoccupare il direttore è però soprattutto il "segnale" mandato ai disperati: "Chi parte ed è in difficoltà sarà aiutato e diventerà di fatto cittadino europeo. I trafficanti per un verso e le Ong per un altro si apprestano a festeggiare: torna il lavoro a tempo pieno senza più vincoli o limiti, tornano gli affari".

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