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Luca Casarini e la cena in oratorio per Mediterranea. Il sindaco: "Vergogna, soldi per aiutare gli scafisti"

Giulio Bucchi
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"Una vergogna". Così Roberto Di Stefano, primo storico sindaco di centrodestra di Sesto San Giovanni, definisce la "cena solidale per Mediterranea" organizzata dall'Oratorio della parrocchia della Resurrezione della ex Stalingrado d'Italia per, parola del primo cittadino, "aiutare gli scafisti". L'evento è previsto per il 27 novembre e il costo per partecipare alla serata è di 25 euro per gli adulti e 15 per i bambini. "Il ricavato - sottolinea ancora Di Stefano - verrà interamente devoluto alla ong che si vanta di salvare vite umane in mare, quando invece nei fatti aiuta gli scafisti a riempire di clandestini il nostro paese. Trovo assurdo, inoltre, che l'evento si svolga all'interno di un oratorio: è inconcepibile che la parrocchia presti il fianco a una iniziativa puramente politica e ovviamente orientata a sinistra come fosse un circolo del Pd o un centro sociale".  Leggi anche: Che combinazione, Papa Francesco ha convertito Casarini, ultrà pro-migranti Tra i capi-missione di Mediterranea, ricorda ancora polemicamente il sindaco di Forza Italia, c'è Luca Casarini, diventato noto alle cronache nazionali per essere stato uno dei leader carismatici dei No Global che 18 anni fa "misero a ferro e fuoco Genova durante il G8". "La scorsa primavera – continua Di Stefano – Casarini è stato accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina dopo aver caricato illegalmente 49 migranti sulla sua nave Mar Jonio per portarli nel nostro paese sfidando apertamente lo Stato italiano". "I cittadini - conclude -, come dimostrato in diverse tornate elettorali, vogliono infatti porti chiusi e non spalancati a finti profughi: la sinistra se ne faccia una ragione, anziché concentrarsi continuamente sugli immigrati".

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