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Open, Luca Lotti e il gelido commento su Renzi: "Ognuno fa quel che ritiene opportuno"

Giulio Bucchi
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Da una parte la Fondazione Open, dall'altro il prestito per la casa di Matteo Renzi. L'inchiesta fiorentina è un grosso imbarazzo per molti, dentro Italia Viva e pure dentro il Pd. E anche Luca Lotti, fedelissimo dell'ex premier rimasto, un po' a sorpresa, con i dem senza seguire gli scissionisti, oggi sembra cercare di prendere le distanze dal capo. Repubblica riporta un suo commento piuttosto gelido sulla vicenda, nonostante ai tempi lui fosse forse il numero uno del Giglio magico di Renzi e soprattutto nel CdA di Open: "Nello statuto la fondazione spiegava cosa faceva: chi donava soldi lo sapeva, tutto trasparente, tutto scritto, con bonifici online, tracciabili, così come le spese".  Leggi anche: "L'ho fatto per la mia famiglia". Librandi, la verità sugli 800mila euro a Open Resta l'opportunità di prestare 700mila euro, lo incalza Repubblica, per acquistare la propria abitazione dalla madre di una persona che in passato era stata nominata nel cda di Cdp immobiliare: "Lotti pensa a Lotti e fa quel che ritiene Lotti, altre persone fanno quello che ritengono opportuno...". Non il massimo, come sostegno all'ex leader.

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