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Vittorio Sgarbi, il presagio sulla nomina "premeditata" di Alfonso Bonafede: chi ci ha messo lo zampino

Caterina Spinelli
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Vittorio Sgarbi non nutre una grande stima nei confronti del Movimento 5 Stelle, da lui spesso e volentieri ribattezzato "movimento 5 patacche". A finire nel mirino del critico d'arte, in particolar modo, è Alfonso Bonafede. "Il ministro di poca Grazia e tanta Ingiustizia è stata una scelta premeditata di Conte - sentenzia sul suo profilo Twitter - con l'avallo preterintenzionale di Davigo e Di Matteo, l'indifferenza colposa degli elettori 5 Stelle e il disegno doloso di Grillo. Pena prevista: l'ergastolo". Leggi anche: Alfonso Bonafede, gaffe sulla giustizia a Porta a Porta. Sgarbi: "Roba da balera di Mazara" Una tesi, quella di Sgarbi che va ad avvalorare l'idea di Augusto Minzolini. La firma del Giornale, giorni fa aveva notato un certo legame tra la magistratura e Giuseppe Conte (non solo perché lui è avvocato) e tra i magistrati "più vicini all'ala grillina c'era proprio lui: Piercamillo Davigo".  #movimento5patacche Bonafede ministro di poca Grazia e tanta Ingiustizia è stata una scelta premeditata di Conte, con l'avallo preterintenzionale di Davigo e Di Matteo, l'indifferenza colposa degli elettori 5 Stelle e il disegno doloso diGrillo. Pena prevista: l'ergastolo.— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) December 16, 2019

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