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Sara Tommasi si confessa a Libero dopo la droga e i film a luci rosse: "Ecco come sono rinata"

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Gabriele Galluccio
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È superficiale giungere a facili conclusioni, spesso moraliste, quando non si ha una conoscenza puntuale di ciò che è accaduto. Per le persone il cui intento è solo quello di giudicare le parole chiave "droga" e "porno" sono già sufficienti a definire qualcosa di "eticamente" negativo; viceversa per chi avesse voglia di comprendere cosa stava accadendo nella testa di una giovane e bella ragazza dello spettacolo quando ha iniziato a fare entrare nella sua vita sesso e droga, allora questa intervista, probabilmente, potrà dare qualche spunto di riflessione in più. Lei è Sara Tommasi, oggi trentottenne, che da "schedina" in «Quelli che il calcio», condotto da Simona Ventura, con velleità artistiche si è man mano trovata invischiata in squallide vicende che l'hanno certamente danneggiata sia professionalmente che umanamente. Sara mi risponde al telefono con gentilezza e con una gran voglia di raccontare il suo presente ed i suoi progetti per il futuro. «Sto bene e cerco di curarmi, ho grandi cose in testa per il futuro». Per approfondire leggi anche: Sara Tommasi spiazzante a Live-non è la D'Urso Quali, per esempio? «La mia vita ormai è cambiata ed io mi sento sicuramente meglio. Certo devo essere sempre sotto controllo perché quando ho dei momenti di depressione devo prendere qualche goccia di "Enn" per stare meglio ma sono certa che il peggio è passato». Quando parli del «peggio» a cosa ti riferisci? «A quei tanti anni in cui ho incontrato e frequentato persone sbagliate che mi hanno fatto prendere strade che non avrei dovuto percorrere». Ti riferisci a quando hai fatto video hard e quando sembravi drogata? «Vorrei dirlo una volta per tutte che io ho sbagliato; dico questo perché è sempre colpa di chi le cose le accetta di fare, esiste il libero arbitrio ed io ho erroneamente scelto ma...». «Ma»? «Mi sono trovata a percorrere strade che mai avrei percorso. Mi hanno plagiato attraverso la droga, ho subito delle violenze che non auguro al mio peggior nemico e tutto questo inconsapevolmente». Perché «inconsapevolmente»? «Perché quando facevo i filmati hard non ero in me. Non sapevo nemmeno ciò che stavo facendo e sono stati utilizzati contro di me e contro la mia dignità. Chiedo scusa perché non ho dato un bell'esempio alle persone che mi seguivano ma nella sostanza io ho fatto prima di tutto male a me stessa. Avevo tutto, bellezza, successo e un po' di soldi e alla fine ho rischiato di perdere tutto». Come può essere accaduto questo? «Semplicemente con le mie paure, le mie fragilità; temevo di non riuscire a stare nella scia del successo, di poterlo perdere ed è stato così che ho iniziato a inseguire le "sirene" sbagliate». Cosa significa? «Che mi si avvicinavano persone che, dapprima blandendomi con complimenti sulla mia avvenenza e sulla mia bravura, mi dicevano che una come me meritava di guadagnare molto di più e poi, pian piano, gettavano la maschera e mi facevano fare cose orrende». Cose per cui la giustizia li ha puniti... «Esattamente, la Giustizia esiste ed anche se con grande lentezza arriva e punisce chi si è comportato male». Come sei riuscita ad uscire fuori da questo incubo? «Innanzitutto devo ringraziare quando sono stata ricoverata in ospedale tra la vita e la morte. Mi hanno salvata ed ho capito che andando oltre avrei perso la vita. Vedevo gli occhi di mia mamma che è sempre stata al mio fianco, capivo e sentivo la sua disperazione. L'ospedale mi ha tolto dai giri brutti di droga e sesso. Poi piano piano l'amicizia, l'amore ed i valori della vita mi hanno fatto cambiare rotta ma è stato ed è ancora molto difficile è faticoso». Parli di amicizia, ti riferisci a qualcuno in particolare? «A Debora Cattoni la mia amica che mi segue anche come manager e che mi sta accanto in modo meraviglioso». Come vi siete conosciute? «Un giorno lei mi vide e mi propose subito un lavoro, io non ci credevo ero in un periodo terribile e questa proposta mi lusinga. Si trattava di essere la "testimonial" del "memorial Ferruccio Lamborghini", un evento in giro per il mondo ideato e organizzato da Debora. Così abbiamo iniziato a frequentarci e la nostra è diventata una amicizia straordinaria; Debora mi è sempre accanto e mi sta vicino anche in qualche momento di difficoltà». Prima parlavi anche di amore, hai qualcuno al tuo fianco? «Si chiama Angelo e lo è di nome e di fatto! Sono ormai tre anni che stiamo assieme e sono serena. Anche Angelo è arrivato in un momento dove nessuno si avvicinava a me. Chi si avvicinava lo faceva bullizzandomi e ricordando i miei film erotici. Era terribile. Angelo invece con grande dolcezza e garbo mi ha conquistata e adesso siamo indivisibili». Parli di essere stata bullizzata, ma ancora adesso nei social e su internet ci sono filmati non proprio belli. Che ne pensi? «Sto cercando di farli sparire anche alla luce delle condanne che ci sono state ma internet è un mondo pericolosissimo. Molte ragazze si sono tolte la vita per vergogna e credo che debba esistere anche legislativamente il diritto all'oblio. A volte la violenza della rete diventa insopportabile ed è come se ti marchiasse a vita. Davvero chiedo scusa a tutti per ciò che ho fatto, ma spesso lo facevo anche per paura». Perché parli di paura? «Perché quando finisci in alcuni giri ti minacciano e ci sono stati momenti in cui ho temuto anche per la mia vita, ma non voglio parlarne». Hai mai pensato di volere il male di chi si è approfittato di te? «No, anche perché quando le persone ti stanno per uccidere e magari ti salvi, io non riuscirei mai ad augurarle la morte. Sono una buona e voglio morire in pace con tutti ed andare in paradiso. Come dice Dio porgi sempre l'altra guancia, e non avere odio». E la televisione? «Vorrei tornarci anche per parlare del tema sociale chiamato "Donna" e della loro forza di quando si uniscono, e riescono a vincere grandi lotte. Nel mondo spietato dello spettacolo, mi ha aiutato a risorgere una donna». Spesso però le donne tra loro sono molto competitive tra loro... «È vero. Solitamente le donne sono gelose ed invece sono stata miracolata proprio da una donna, chi l'avrebbe mai detto? Oggi mi fido molto più delle donne che degli uomini. Gli uomini tendono sempre a volerti portare a letto, mentre se una donna ti vuole bene può vincere grandi battaglie al tuo fianco. Ho iniziato con una donna, Simona Ventura, ed oggi grazie ad un'altra donna sto rinascendo. Mi piacerebbe anche tornare in televisione con un mio programma e magari proprio al fianco di SuperSimo». Ti senti fortunata adesso? «Si perché sono piena di progetti per il futuro». Tipo? «Io e Debora stiamo preparando un disco il cui singolo sarà dedicato ad Angelo, il mio fidanzato». Mi hanno detto che hai aperto una panetteria, è vero? «Con la mia famiglia abbiamo dei muri di una vecchia panetteria e abbiamo messo dentro delle persone che la portano avanti; io sono una brava imprenditrice non dimenticarti che mi sono laureata in economia e commercio». Ma come mai proprio una panetteria? «La mia è una famiglia di imprenditori e mi piace questo mio ritorno ad una sana semplicità e concretezza». Se dovessi dare dei consigli dopo tutto ciò che hai passato? «Ragazzi non drogatevi, nemmeno uno spinello perché anche quello fa male; anche l'alcol se usato troppo può far fare cose che non si dovrebbero fare; seguite i vostri sogni ma attenti alle false promesse». di Giovanni Terzi

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