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Vauro, la vignetta contro Matteo Salvini sulla scritta nazista a Mondovì: così sul Fatto Quotidiano

Davide Locano
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Un orrore a Mondovì, una vignetta da brividi sulla prima pagina del Fatto Quotidiano. Si parte dal fatto di cronaca, da Mondovì, pronvincia di Cuneo, dove un idiota ha scritto una frase antisemita sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta all'Olocausto. Sulla porta la scritta "Juden hier", qui abitano gli ebrei, con stella di David. Proprio come facevano i delatori in Germania ai tempi del nazismo per segnalare gli ebrei. Uno schifo. Una vergogna. Un caso che viene ripreso da Vauro, nella vignetta di prima del Fatto Quotidiano, in modo altrettanto discutibile. Nel disegno, infatti, si vedono porta e scritta. In alto si legge: "Qui ebrei... scritta sulla porta di casa del figlio di una deportata". E sotto, ecco un tizio vestito da neofascista con bomboletta in mano, il quale commenta: "Non c'è il citofono!". Chiarissimo il riferimento alla citofonoata a Bologna di Salvini, anche se non viene ritratto direttamente. Una vignetta di rara violenza. Leggi anche: Di Maio è morto, la vignetta di Vauro sul Fatto

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