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Arcuri, Tommasi, Siffredi. Tutti insieme appassionatamente tra sacro e profano

Sara Tommasi

La festa organizzata per celebrare i cinque anni di attività del Fashion Party. Presente anche Rocco Siffredi

Eleonora Tesconi
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Un party all'insegna della provocazione, della trasgressione, dell'edonismo, ma anche della "castità". Sacro e profano, peccatori e bigotti insieme per festeggiare in Urbe, alla White Gallery dell'Eur, i cinque anni di attività del Fashion Party - Ex Voto. Angeli e diavoli hanno condiviso i cinquemila metri quadrati del tempio della moda griffata affidata alle cure di Marco Cesetti. Sì, perché alla festa, insieme al pancione di Manuela Arcuri e alla tonaca da suorina di Maria Monsè, ecco apparire la provocatrice - pentita e redenta a Medjugorie - per eccellenza anno 2013 Sara Tommasi (miniabito nero con bordo di pizzo, tette al vento e crocifisso al collo), e il pornostar di tutti i tempi Rocco Siffredi.  Oltre duemila persone riunite per una serata danzante, divertente, fashion. Insomma, al top, neanche fossimo nei party esclusivi della Grande Mela. E, ciliegina sulla torta, un dress code d'eccezione, che ha rischiato la scomunica: l'abito richiesto, infatti, era quello "casto" di preti, suore, cardinali e papi, che sono diventati per l'occasione preti spretati, suore provocanti e anti papi. E le polemiche non potevano mancare, soprattutto contro la (ex?) diva del porno all'italiana Tommasi, che, accusata di "esserci ricaduta", ha giustificato su Facebook il suo spogliarello, un fuori di seno che ha fatto impazzire i presenti: "Riguardo lo strip di ieri volevo precisare che me lo hanno richiesto insistentemente i paparazzi per questo ho ceduto. Li ho accontentati!". Durante la serata, uno è andato, uno è arrivato. Quando Sara era già andata via, ecco che ha fatto il suo ingresso Rocco Siffredi, a Roma per girare il suo programma in aiuto delle coppie in crisi (Ci pensa Rocco, su Cielo). Il pornostar sogna di girare un film a luci rosse con il Cav in quel di Arcore, intitolato Attenti a quei due: "Non scherziamo, non potete mettere il mio Presidente dentro, se proprio dovete fargli fare i servizi sociali mandatelo da me: se me lo mandate a Budapest i servizi sociali glieli faccio fare io. Mi da una mano a me, che sono stanco e altro che Rocco: è lui il numero uno. Ci prepariamo per il futuro, io e lui insieme: Attenti a quei due!".

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