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Vittorio Sgarbi sulla polemica che l'ha travolto: "Io mi sono scusato per aver minimizzato il virus, i virologi no"

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Ne ha ricevute parecchie Vittorio Sgarbi di critiche, ma questa volta è lui a voler puntare il dito contro chi ha minimizzato il coronavirus. "Mi scuso raramente perché raramente sbaglio - ha esordito in un'intervista al Giornale - generalmente ho ragione", Per il noto critico d'arte la colpa è anche dei virologi, molti di loro - fino al 9 marzo - hanno sottostimato il problema. "Poi la situazione - continua - è stata valutata diversamente. E io mi sono trovato nel mezzo di una tempesta polemica in cui non avrei dovuto trovarmi. È stato da irresponsabile perché non dovevo far circolare informazioni rassicuranti che esulano dalla mia competenza. Però è anche vero che io sono irresponsabile di quelle informazioni la cui responsabilità ricade sui competenti che le davano. E che non mi pare si scusino"

 

 

Sgarbi specifica anche che il suo intento non era quello di violare alcuna normativa. "Ho parlato con persone della zona e anche di Piacenza. Si sentivano trattate come appestati. Io volevo veicolare un messaggio di carità cristiana, ai malati si sta vicini. Ma di nuovo sono stato frainteso e quindi mi scuso". Ora il critico si occupa solo delle sue materie, "cose su cui sono competente io e mi appartengono" conclude.

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