Angela Merkel, il sospetto di Giulio Sapelli sul Mes: "Se la Germania ha convinto Visegrad, vuol dire crisi pesantissima"
Giulio Sapelli senza peli sulla lingua. Quello che è successo al Consiglio Consiglio europeo di Bruxelles non è da prendere alla leggera. "Sotto il profilo economico, c’è poco da esultare. Se la Germania si è spinta a costringere gli anseatici, cioè l’Olanda, i Paesi scandinavi e soprattutto la Danimarca, ma anche Visegrad a fare questo passo, vuol dire che la crisi è pesantissima. Berlino si è mossa, ma prenderà altro tempo. Come minimo i provvedimenti saranno varati in giugno, i soldi arriveranno nel 2021, e questo è di una gravità assoluta". Sapelli - in un''intervista a Formiche.net - fa riferimento al Mes approvato dagli stati membri per far fronte al coronavirus.
Uno schiaffo all'Italia che invece ha chiesto i cosiddetti Recovery Fund (fondo garantito dal bilancio Ue). Il Titanic europeo, così lo definisce lo storico, si sta "trasformando in una corazzata, sta lentamente cambiando rotta". Il motivo? La Merkel cerca di far digerire la virata al suo elettorato. Insomma, è l'ambizione ad aver preso il sopravvento. "A breve - ricorda Sapelli - la Merkel sarà scelta come presidente del Consiglio europeo, la prossima è la volta dei tedeschi". Anche per l'esperto il coronavirus ha dimostrato tutta la debolezza di un’Europa federale, l'unica chance per l'Italia è realizzare un asse a tre con Spagna e Francia: "L’obiettivo è ora cercare di far aderire gli altri sei Paesi che hanno firmato il documento per i coronabond". Quelli che Giuseppe Conte ha sperato invano di far approvare giovedì.