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Congiunti, il ministro Patuanelli a Quarta Repubblica: "Fino all'ottavo grado". E Sallusti sbotta: "Ecco la firma di Colao, bastava il mio portinaio"

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"I congiunti sono i parenti fino all'ottavo grado, gli affini ma anche i fidanzati", Basta questa "precisazione" del ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli a Quarta repubblica per far sgranare gli occhi ad Alessandro Sallusti, collegato con Nicola Porro, e agli italiani davanti alla tv. La confusione sotto il cielo di Palazzo Chigi è tanta, troppa, e il direttore del Giornale punta il dito contro la Fase 2 ideata dal governo e dalla task force: "Il problema - spiega, polemico - è che ci siamo messi in mano a quelli che si pensavano luminari, come Colao, che ha partorito e ha messo la sua firma sotto la parola 'congiunti', e per fare questo bastava il mio portinaio".

 

 

 

La critica di Sallusti è alla radice della situazione politica italiana: "Se non si fanno le battaglie di libertà nessuna battaglia può essere vinta. Noi stiamo accettando per paura del virus, io spero che si capisca che senza libertà non si vince neanche il virus!", Poi un appello sorprendente: "Manca una classe di intellettuali, che faccia obiezione a questo governo, ridateci Pannella!". Anche questi sono gli effetti dell'epidemia.

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