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Palamara, l'unico a rifiutare le richieste dei suoi uomini è stato Neri Marcorè: intercettazioni, un retroscena clamoroso

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C'è chi è stato capace di dire no agli uomini di Luca Palamara. Tra le centinaia di intercettazioni sulle toghe rosse, spunta pure quella del magistrato "progressista" di Bologna Mimmo Truppa, che si era rivolto all'ex capo dell'Anm e membro del Csm perché voleva incontrare Neri Marcorè. L'attore era in città con il suo spettacolo Tango del calcio di rigore e Truppa scrive a Palamara: "Ciao Luca, ho provato a mandare un mess a Neri Marcorè e non mi ha risposto. Tu lo conosci? Posso chiamarlo?". "Sì chiamalo certo, gli dici di me e della nazionale magistrati", risponde subito il boss di Unicost secondo quanto riportato da La Verità.

 

 

 

Anche Sergio Sottani, procuratore generale ad Ancona, partecipa all'assedio e scrive a Palamara: "Per il convegno al torneo di Riccione Mimmo ha cercato Marcorè al numero che ci hai dato ma non ha mai risposto. Hai consigli al riguardo? Buona giornata". E Palamara, dopo pochi giorni, scrive di persona all'attore: "Carissimo Neri, i miei colleghi magistrati di Bologna volevano mettersi in contatto per invitarti a un evento. Posso dargli il tuo recapito? Un caro saluto e spero di vederti presto". Marcorè risponde con cortesia: "Caro Luca, dagli pure la mail e se posso volentieri: a presto, spero anch' io, scarpini o meno". Alla fine l'incontro a Riccione salta: "Oggi ho incontrato Neri Marcorè, ringrazia dell'invito ma purtroppo non riesce a essere a Riccione per impegni che già aveva preso", comunica Palamara a Truppa. A volte capita.

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