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Coronavirus, Alberto Zangrillo replica a Massimo Galli: "Io negazionista? Presto farai una pessima figura"

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"Penso che tutto quello che e stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità". Così Massimo Galli, professore Ordinario di Malattie Infettive all'Università degli Studi di Milano e past president della Società italiana di Malattie Infettive (Simit), stigmatizzando le posizioni espresse in occasione dell'incontro 'Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e dirittì, alla presenza tra gli altri del leader della Lega Matteo Salvini, Vittorio Sgarbi, il tenore Andrea Bocelli e il primario di terapia intensiva  dell'ospedale San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo


Durante il convegno  Salvini  ha detto il bollettino quotidiano dei contagi rappresenta un "terrorismo mediatico" Ed ancora: "Io mi sono rifiutato di salutare di gomito. Se uno mi allunga la mano, mi autodenuncio, gli gli do la mano", ha detto il leader della Lega. Affermazioni "inadeguate", rileva Galli, soprattutto perchè "nessuno di coloro che si sono espressi ha titolo per dare una opinione di tipo scientifico" sull'attuale andamento dell'epidemia.  "Le misure anti-contagio, dalla mascherina al distanziamento alle misure igieniche, vanno ribadite". Perchè quello che "è abbastanza chiaro è che questo virus non si abolisce per decreto,. Il virus - afferma - è ancora tra noi".  

Non ha gradito di essere definito "negazionista" Zangrillo soprattutto  "dopo aver visto personalmente ognuno dei circa 1.200 malati" di Covid-19 "curati al San Raffaele, dopo aver lavorato notte e giorno fino al 18 aprile nelle 5 rianimazioni dell'ospedale e dopo aver personalmente trasportato malati gravissimi nel mio reparto, mi porta a considerare gli autori delle accuse quali persone in malafede, che si espongono al rischio di querela per diffamazione".

 

 

Parole dure le sue e non le sole. Con lui anche Massimo Clementi, virologo dell'ateneo di via Olgettina, e Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita). Non siamo negazionisti, ma medici, professori universitari, ricercatori, replicano.

"Il medico", dice Zangrillo, "dice la verità, si preoccupa responsabilmente, infonde coraggio e, se sostenuto dalle evidenze, esprime fiducia e ottimismo. Il medico ha una visione completa della complessa situazione sanitaria, che impone di dare risposte anche alle patologie che non si prevengono con la mascherina e il lavaggio frequente delle mani. Chi continua a scuotere la testa e allargare le braccia di fronte alle evidenze ha evidentemente altri interessi e farà presto una pessima figura"

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