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Silvio Berlusconi, lo sfogo prima del ricovero: "Non date la colpa a Barbara"

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"Non date la colpa a  Barbara". L'auto di Silvio Berlusconi ha varcato il cancello dell'ospedale San Raffaele di Milano intorno alla mezzanotte, il professor Alberto Zangrillo primario di Anestesia, le condizioni del Cavaliere sono cominciate a peggiorare nel tardo pomeriggio quando la febbre è salita. Immediata la richiesta di tac che secondo fonti mediche ha evidenziato "l'inizio di una polmonite bilaterale". Diagnosi che ha costretto Zangrillo ad imporre al Cavaliere il ricovero in isolamento nel settore Diamante del nosocomio nella sua camera abituale.


Nelle ultime 48 ore sono stati spulciati tutti i movimenti di Silvio Berlusconi, spostamenti, incontri, con famigliari, parenti e amici. La ricostruzione delle date fa pensare che il contagio sia avvenuto attraverso la figlia più piccola, Barbara e i suoi figli. Al Cav però non interessa sapere come e da chi "ormai è fatta" e soprattutto non vuole che la privacy della sua famiglia sia invasa.

 

 

L'altra preoccupazione del Cavaliere è per il business. Ieri la Corte di Giustizia europea  in una sentenza storica ha accolto le tesi di Vivendi sul Tusmar della legge Gasparri, la norma sulla quale l'Agcom ha intimato ai francesi di scegliere tra la partecipazione rilevante in Tim o in Mediaset. Anche se i tempi di applicazione concreta delle decisione sono tutti da definire, la Corte è intervenuta in modo netto, rompendo il principio di impossibilità di controlli incrociati tra gruppi delle telecomunicazioni e operatori televisivi. 


Berlusconi sta studiando la sentenza della Corte Ue che ha dato ragione a Vivendi riconoscendo l'illegittimità del congelamento della sua quota azionaria del 28% in Mediaset. "Sono preoccupato", ha detto in un'intervista a La Stampa, -perchè questi colossi del web ci stanno distruggendo. La pubblicità sulle tv è scesa al di sotto di quella su Internet. Non era mai successo nella storia: si rende conto?".

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